PERSECUZIONE

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Corrispondenza romana

La preoccupazione del vescovo di Honk Kong Il Vescovo Joseph Zen, numero due della gerarchia cattolica ad Hong Kong, ha espresso sul giornale diocesano del 18 febbraio scorso tutta la sua preoccupazione sulla repressione in atto in Cina contro la setta Falun Gong, definita dalle autorità comuniste "un culto malvagio".

Ciò é molto allarmante non solo per Falun Gonf ma per tutti noi", ha detto Mons. Zen (cfr. "Who's next"?" in "The Wall Street Journal - Asian Edition", 19 febbraio 2001), mettendo in evidenza la risibilità e la pericolosità delle argomentazioni usate dal regime cinese per etichettare un movimento come "malvagio": "Fa/un Gong é diventato sempre più politico, ha collegamenti con 'elementi stranieri' e sta prendendo di mira il governo" ("The Wall Street Journal", cit.).

La preoccupazione del prelato è quella di una possibile escalation nella persecuzione di un numero sempre maggior di fedi religiose. Infatti con criteri simili, praticamente qualsiasi gruppo che cerchi semplicemente di difendere il diritto di libertà di coscienza, diventerebbe un bersaglio potenziale. "Sara la stessa Chiesa cattolica, che ha sacerdoti clandestini in Cina, si domanda Mons. Zen - la prossima a finire sotto attacco a Hong Kong?" ("The Wall Street Journal", cit.). (Da Corrispondenza Romana, n. 704).

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