Il Tricolore

autore: 
Alessandro Oddone

Anima della Nazione

Massimo d’Azeglio, uomo di governo assai prudente ed assennato, pittore e romanziere di successo ma, soprattutto, gran galantuomo scrisse nei suoi “Ricordi” in anni immediatamente successivi alla proclamazione del Regno d’Italia “… è bene che la nuova generazione si imprima profondamente nell’anima, il rispetto, il culto della propria Bandiera.
Sia opera di tutti, giovani e vecchi, grandi e piccoli, di spargerne il culto. Sia sentimento di tutti che la Bandiera rappresenta l’Italia, la Patria, la libertà, l’indipendenza, la giustizia, la dignità, l’onore, che per questo la Bandiera non si abbassa, non si macchia, non si abbandona mai…”.
 
La Bandiera del Regno d’Italia portò al centro della banda bianca, lo Stemma dei Savoia, orlato d’azzurro,  distaccato dalle bande laterali, con la parte inferiore a punta, sormontato dalla Corona Reale.
 
Questa Bandiera nazionale divenne a poco a poco, veramente per tutti i cittadini italiani, e non solo per  le classi politicamente più mature, un simbolo sacro, oggetto di rispetto; il simbolo che ha materializzato  con immediatezza il calore e la vitalità dei sentimenti, la gioia delle aspirazioni finalmente realizzate,  l’orgoglio di appartenere ad una Nazione. 
 
La nostra Bandiera, quindi, è il simbolo che ci infiamma, il simbolo dell’onore della nostra Patria,  dell’onore e della disciplina per tutti.
 
Ma per il soldato è ancora qualcosa di più: è il simbolo dell’onore militare che discende dalle vicende della propria unità, dagli atti di coraggio e di eroismo, dal rispetto dei valori di lealtà, di fedeltà e di disciplina.
La Bandiera nazionale in quanto Bandiera del Reggimento materializza tutte queste virtù militari, ne  rappresenta la storia ed il sangue versato al servizio della Patria e del Re. 
 
Questi erano i sentimenti che nutrivano i giovani all’inizio del Novecento, sentimenti che furono veramente il supporto ideale che consentì loro di affrontare, con una determinazione che stupisce l’Italiano di oggi, le prove tremende della Prima Guerra Mondiale. Anche in quella Guerra tanto dura e  cruenta, il Tricolore rappresentò per tutti gli Italiani, nel modo più semplice ed immediato, il simbolo di quell’unità nazionale non ancora completamente raggiunta e che si voleva finalmente portare a  compimento.
 
Al Tricolore fece riferimento Vittorio Emanuele III nel proclama rivolto alle Forze Armate all’inizio del primo conflitto mondiale “… a voi la Gloria di piantare il Tricolore d’Italia sui terreni sacri che la natura  pose a confine della Patria nostra…”.
 
Una bella copertina su “La domenica del Corriere” raffigura il Sovrano che agita il Tricolore dal balcone del Quirinale: quanto grande fu la presa emotiva sul popolo che si assiepava nella piazza! 
 
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