ROMA PER IL RE E LA REGINA

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Italia Reale

Lo scorso 27 ottobre, la Città di Roma ha onorato l’impegno - a suo tempo assunto, e di cui abbiamo dato notizia sul numero di Ottobre - di onorare la memoria delle LL.MM. il Re Umberto II e la Regina Maria Josè, con l’intitolazione di pubblici siti.

Infatti,nonostante un cielo plumbeo e la costante minaccia di pioggia, lo slargo su cui sorge il monumento (che il Principe Vittorio Emanuele volle erigere in memoria del padre nel 1896) è stato battezzato con il nome di Umberto II Re d’Italia, mentre il viale alberato che da quel sito diparte è stato intitolato Regina Maria Josè, nel corso di un’affollata pubblica cerimonia.

I due siti sono all’interno dell’attuale Villa Ada (Villa
Savoia), residenza privata, fino al 1943, dei Sovrani d’Italia.

Avremmo preferito una strada o una piazza vissute giornalmente dal popolo romano,ma comunque, meglio di niente.

Ad inaugurare le targhe è stato il Sindaco Alemanno, che nel proprio intervento ha ricordato il merito di Casa Savoia di aver unificato l’Italia.

Egli ha poi evidenziato “che è l’amore verso la nostra patria quello che oggi ci unifica tutti, nel dare un tributo per Maria Josè e Umberto II, due figure controverse che, però, hanno fatto un grande gesto quando, dopo il referendum, preferirono l’esilio ad una possibile spaccatura o guerra civile nel Paese”.

È intervenuto anche l’assessore alla cultura, Dino Gasperini, che ha ricordato come la “decisione di apporre queste targhe è stata presa all’unanimità dall’Assemblea capitolina come momento di approfondimento a favore soprattutto delle giovani generazioni”, nonché l’on. Giovanni Quarzo, il consigliere comunale cui si deve il merito di aver portato la proposta nell’aula Capitolina.

Dopo gli interventi politici, ha preso la parola il Principe Vittorio Emanuele, il quale ha ringraziato l’amministrazione comunale di Roma, ha ricordato brevemente la sua presenza da bambino piccolissimo nella residenza dei nonni paterni, ed ha concluso l’intervento ricordando la necessità che i propri avi, ancora seppelliti in esilio, trovino il definitivo riposo nel Pantheon di Roma.

Oltre al Principe, alla Consorte Marina ed al Principe Emanuele Filiberto, in ottima forma, centinaia di romani hanno affollato il luogo della cerimonia fin da molto prima dell’inizio.

Tra costoro, i membri del Comitato Promotore Mario Filippo Brambilla, Francesco Di Bartolomei, il già ricordato assessore Giovanni Quarzo, e molti dei componenti del Comitato d’Onore.

Ampio spazio è stato riservato all’evento dagli organi di informazione, sia televisivi sia a stampa.


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