Scacco al Re

Prefazione di S.A.R. il Principe Serge di Jugoslavia.

autore: 
Michela Mastrodonato
editrice: 
Casa Editrice Argo – Roma

Nella prefazione S.A.R. il Principe Serge, così somigliante al Nonno per statura, signorilità e simpatia, ricorda con parole commosse l’indimenticabile figura di S.M. il Re e ne rievoca l’esistenza solitaria in esilio, le doti di Sovrano e di Uomo, la semplicità di vita, la spiccata personalità ed i modi che incutevano riverenza e rispetto, nonché la magnanimità ed amor di Patria che lo portarono ad accettare i brogli del referendum dei quali aveva le prove, pur di evitare nuovi lutti all’Italia.
A sua volta l’autore Mastrodonato immagina che Re Umberto II abbia redatto un diario durante la luogotenenza e la di Lui breve permanenza, sul trono.

Un periodo cruciale per la storia d’Italia.
Se il diario è immaginario, i fatti riportati sono autentici ed esposti in modo obiettivo. Ne emerge a tutto tondo la nobile e carismatica figura del Re che di fronte ai brogli realizzati in modo massiccio dal duo Romita-Togliatti, rispettivamente ministro degli Interni e della Giustizia, preferì l’esilio alla guerra civile fomentata dai partiti sovversivi che allora dominavano il governo dell’imbelle Alcide De Gasperi e minacciata dalle divisioni iugoslave del criminale Josip Broz detto Tito che premevano contro il nostro confine orientale.

Checché ne dicano i politicanti repubblicani, la vittoria repubblicana non vi fu; lo dimostra la lettera inviata il 4 giugno 1946 dall’allora presidente del Consiglio De Gasperi al Ministro della Real Casa Falcone Lucifero: “Come vedrà di tratta di dati assai parziali che non permettono nessuna conclusione. Il Ministro Romita considera ancora possibile la vittoria repubblicana.

Io, personalmente, non credo che si possa – rebus sie stantibus – giungere a tale conclusione” e lo conferma la circostanza che mai la Suprema Corte di Cassazione proclamò la repubblica, com’era previsto dalla legge.

anno_di_pubblicazione: 
2004
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