Dopo la Cappella della Sindone e il Castello di Moncalieri anche Sacra di San Michele brucia

Opinione di Italia Reale: 
Un incendio ha distrutto una parte del tetto dell’Abbazia Sacra San Michele, che era sottoposto a lavori di ristrutturazione.
 
L’Abbazia Sacra San Michele, arroccata dall'anno 983 su uno sperone di roccia del monte Pirchiriano, domina l'ingresso di Val di Susa, è simbolo del Piemonte,  ed è candidata ad essere inserita nella lista del patrimonio mondiale dell'Unesco.
 
L'incendio è scoppiato sul tetto del convento situato ai piedi dell'antica Chiesa, e secondo le prime ipotesi il rogo è stato causato da un corto circuito dell'impianto elettrico. 
Numerose le squadre di vigili del fuoco impegnate per spegnere le fiamme e non si registrano feriti tra i padri rosminiani, dal 1836 affidatari dell'abbazia.
 
Per fortuna i "tesori" custoditi nella Sacra risultano risparmiati. 
La Sacra ospita anche le tombe di 24 reali della Famiglia Reale di Casa Savoia . Nel 1836, dopo oltre due secoli di abbandono Re Carlo Alberto di Savoia, desideroso di far risorgere lo splendore della Sacra e volendovi portare le salme di 24 reali di Casa Savoia, ne affidò la cura ad Antonio Rosmini ed ai suoi religiosi, che vi sono ancora oggi.
 
L'incendio alla Sacra richiama alla memoria altri roghi che, in passato, hanno danneggiato il patrimonio legati a Casa Savoia, dove anche lì c'erano lavori in corso.
Nell’aprile del 1997 l’incendio della cupola del Duomo di Torino, dove c’è la Sacra Sindone.
Poi nel 2008 il rogo al castello di Moncalieri, alle porte di Torino, che ha riaperto dopo un lungo intervento soltanto poche settimane fa.
 
Quando ci sono delle ristrutturazioni ci sono troppo spesso incendi. Questo significa che lo stato repubblcano non è in grado di tutelare gli edifici del passato, in particolare quelli legati a Casa Savoia.
 
Un'altra vergogna delle repubblica !