La petizione truffa anti Brexit per sovvertire il referendum

Opinione di Italia Reale: 
La #petizione #truffa anti #Brexit per sovvertire il #referendum
Voti falsi per chiedere di annullare i voti veri
 
Dopo il risultato del referendum consultivo del Regno Unito sull’uscita dall’Unione Europea (51,9% a favore, 48,1% contro) sta facendo clamore una petizione che invocherebbe un secondo referendum, nella speranza di ribaltare il risultato del primo.
 
Quello che stupisce non è la petizione - che è nata quasi per caso proposta addirittura da una persona che temeva avesse vinto il “remain” - ma è il vergognoso atteggiamento di quasi tutta la stampa che, senza verificare l’attendibilità della petizione, abbia esaltato queste milioni di firme per convincere l’opinione pubblica che fosse davvero necessario rifare il referendum, visto che (sempre per loro) gli inglese avevano sbagliato e che si erano pentiti di aver votato di uscire dall’Ue .
 
Immaginiamo se avesse vinto il SI alla UE : in questo caso questi stessi giornali che hanno messo in prima pagina questa petizione, la avrebbero ignorato o detto che queste firme non hanno valore, anzi avrebbero gridato allo scandalo e detto che gli inglesi non sanno perdere, sono antidemocratici ...
Evidentemente per i massmedia di regime è giusto rivotare solo se il popolo vota contro l’establishment, e se con il voto il popolo osa opporsi è necessario fargli cambiare idea. 
 
Il punto centrale da tener conto è che questa petizione è perfettamente sfruttabile da chi intende sfornare adesioni fasulle, chiunque può immettere dati falsi (e più di una volta) e già numerose adesioni fraudolente sono state confermate.
 
Pochi giorni dopo i risultati del referendum  la notizia che la petizione aveva superato i 3 milioni di firme (adesso ha raggiunto i 4 milioni...) era su tutti i giornali a partire da breaking news della CNN, ma tutti avevano volutamente ignorato che questa petizione non ha alcun valore, visto che quasi tutti questi voti sono falsi.
 
In poco tempo è impossibile raggiungere così tanti voti senza l’aiuto di abili hackers, ipotesi confermata dagli indirizzi IP dei firmatari che arrivano da ogni parte del mondo (tra cui Ghana, Vietnam, Uganda e Turkmenistan). E questo non basta, perché 50mila voti arriverebbero solo dalla Città del Vaticano (dove ci sono 836 residenti) e circa 30mila dalla Corea del Nord (un repubblica dittatoriale dove internet è vietato ai poveri coreani).
 
A questo punto  è lecito pensare che questa petizione abbia ricevuto un “aiuto”  dall'establishment europeista sconfitta sul Brexit, con l’obiettivo di  riportare gli incauti britannici alle urne e fargli cambiare idea. 
 
Come se non bastasse i giornali di regime hanno anche nascosto il vero obiettivo della petizione, che non è quello di ripetere il referendum, ma propone di discutere in parlamento se implementare una regola che stabilisca una sorta di quorum sui referendum per l’uscita dall’UE. 
 
Insomma il Brexit ha scatenato i peggiori istinti dall’establishment europeista che non accetta che i popoli possano decidere il loro Futuro.
 
Inoltre è apparsa patetica la prima ministra scozzese, Nicola Sturgeon quando ha detto che il Parlamento farà di tutto per porre il veto alla decisione scaturita dal referendum.
Il deputato conservatore scozzese, David Mundell ha fatto capire che la Scozia non può bloccare il Brexit, dicendo: “Dobbiamo accettare il risultato di giovedì, anche se non ci piace. Personalmente, credo che il Parlamento scozzese non sia nella posizione di poter bloccare il Brexit”. 
 
La prima ministra scozzese, Nicola Sturgeon, ha anche detto che la Scozia terrà una nuova consultazione per l’indipendenza, al fine di poter restare nell’Ue come Stato sovrano, ma dovrebbe ricordare il referendum perso dagli indipendentisti per 55% a 45% nel 2014 ... 
 
Questo enorme spazio dato dai giornali a questa petizione truffa fa capire ancora una volta che in Italia la libertà di informazione è quasi tutta al servizio dei Poteri forti di Bruxelles e dintorni.
 
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