PANORAMA POLITICO

autore: 
Giancarlo Vittucci Righini

Le speranze suscitate dal Governo Monti si stanno squagliando come neve al sole.
Mentre le tasse continuano ad aumentare in modo impressionante, i costi, in particolare quelli della casta politica, restano intangibili; anche le promesse riforme segnano il passo.
Aumentano i fallimenti, la disoccupazione, persino i suicidi di piccoli imprenditori e di persone che hanno perso il lavoro.

Vi è quindi la possibilità che la fine dell’attuale legislatura venga anticipata e che gli Italiani debbano tornare alle urne prossimamente.
Di qui un notevole movimento all’interno dei partiti.

Si parla di nuove aggregazioni politiche nelle quali dovrebbero confluire movimenti già esistenti.
In particolare il “Partito della Nazione” annunciato dall’On.Casini, nel quale dovrebbero riunirsi oltre all’UDC, l’FL di Fini e l’API di Rutelli.


Francamente non si vede che cosa possano avere in comune centristi cattolici, postfascisti e radicali se non calcoli di pura convenienza elettorale.
Il PDL addirittura per bocca del segretario Alfano, portavoce dell’On.Berlusconi, ha preannunciato “la più grossa novità della politica italiana” che dovrebbe essere rivelata breve e che “sarà accompagnata dalla più innovativa campagna elettorale che la politica italiana abbia avuto dalla discesa in campo di Berlusconi nel 1994”.

A sua volta Pisanu e Dini hanno raccolto le firme di una settantina di parlamentari del PDL che auspicano il rafforzamento del fronte dei moderati.

Sempre nel PDL la deputata Santelli ha affermato, riferendosi all’annuncio di Alfano che “è l’alba di una nuova rivoluzione” e la deputata Biancofiore ha detto tra l’altro “so di certo che si stanno scaldando accanto noi le migliori energie vive del Paese che confluiranno in un contenitore alternativo e innovativo”.

chi ritiene che chi parla “migliori energie” si riferisca a Luca di Montezemolo, Presidente della Ferrari e di molto altro, ma questi interpellato giornalisti ha risposto mi parlate di politica come se mi parlaste della luna, la luna non c’è”.

La Lega attraversa una grave crisi dovuta recenti scandali relativi finanziamenti dilapidati, ai quali sono seguite dimissioni da consigliere regionale del “Trota” espulsioni di Rosi Mauro, Vicepresidente del Senato e Segretaria del Sindacato padano e di altri dirigenti.

La stella di Umberto Bossi appare in netto declino mentre l’ex Ministro degli interni Maroni si appresta diventare il futuro segretario della Lega.

Certo è il colmo che proprio chi ce l’aveva con “Roma ladrona” si sia fatto cogliere con le mani nel sacco.
In ogni caso l’aspirazione della Lega di diventare il primo partito del Nord è naufragata al pari dell’assurda ipotesi di secessione.

Anche la sinistra ha grossi problemi.
A parte i numerosi scandali tra i quali ci limitiamo a citare quello di Penati, già capo della segreteria dell’On.Bersani e quello del Sen. del PD Lusi, tesoriere della Margherita, vi è il grosso problema delle future alleanze, al centro con Casini o a sinistra con Vendola,
Di Pietro e compagni?


Come abbiamo già anticipato, vi è la concreta possibilità che le prossime elezioni per il rinnovo del Parlamento si tengano dopo la metà di ottobre; infatti in base alla nuova normativa deputati e senatori avranno diritto alla pensione vitalizia senza decurtazioni, solo dopo che saranno rimasti in carica per quattro anni sei mesi ed un giorno.

Molti di loro infatti temono di non essere rieletti per varie cause: mancata ricandidatura da parte del proprio partito, riduzione del numero dei parlamentari, perdita di voti, ecc.
In ogni caso la situazione economica-finanziaria dell’Italia anziché migliorare è in progressivo peggioramento perché l’indebitamento dello Stato con il Governo Monti continua a salire, tanto è vero che il rapporto tra il debito pubblico ed il Pil nel 2012 è salito del 2,2% passando dal 120,1% del 2011 all’attuale 122,3 e si prevede che arriverà al 123,4%per la fine del corrente anno.

L’ultima trovata del governo dei tecnici è stata quella di emettere nuovi titoli per ricavare 35,1 miliardi di euro che Monti si era impegnato a versare ai fondi europei per salvare la Grecia.
Invece si sarebbe dovuto iniziare a porre in vendita almeno quella parte dei beni demaniali che sono improduttivi e comportano solo spese.

Gli Italiani hanno ormai compreso che la politica del Governo Monti è inefficace, tanto è vero che lo spread (in pratica la diffidenza degli investitori nei confronti dei titoli italiani rispetto a quelli tedeschi) ha ripreso a risalire nonostante la pesantissima tassazione che opprime ogni settore ed è causa di recessione anziché di ripresa, e la sfiducia nei confronti sia dei tecnici che di tutti i partiti sta montando.

Il presidente della repubblica ha recentemente dichiarato che “nulla può sostituire i partiti” e che non bisogna dare ascolto ai demagoghi alla Grillo.
Ma Napolitano dimentica che lui è stato il primo a dimostrare sfiducia nei partiti, tanto è vero che nello scorso mese di novembre ha imposto un Presidente del Consiglio non eletto, benché vi fosse un governo che non era stato sfiduciato.

Non solo ma si è preoccupato di verificare il gradimento di tale irrituale manovra contattando esponenti politici ed enti stranieri prima di quelli italiani perché a suo avviso bisognava assolutamente “evitare le urne”.

Al consenso del Parlamento Napolitano ha preferito quello della Banca Centrale Europea e del Fondo Monetario Internazionale ed ora tenta di giustificarsi affermando che “non” gli “risulta il tradimento della volontà popolare”.

Resta il fatto incontestabile che grazie Napolitano la democrazia parlamentare è stata sostituita da un governo tecnico senza parlamentari e senza partiti.

Del resto l’attuale capo dello Stato ebbe come maestro l’allora segretario del PCI ed agente di Mosca Palmiro Togliatti detto “il Migliore” per la sua spregiudicatezza,astuzia e preparazione.

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