PANORAMA INTERNAZIONALE

autore: 
Giancarlo Vittucci Righini

Unione Europea

Sono in continua crescita i movimenti estremisti antieuropeisti caratterizzati da opposizione alle regole dell’UE ed all’euro, e da posizioni antislamiche.
Il primo dato significativo è dato da quel 60% di cittadini europei che all’Europarlamento ha dichiarato di non aver fiducia nella istituzioni europee.

In Francia un sondaggio ha attribuito un 24% di voti al Front National di Marine Le Pen i cui elettori ritengono che l’UE è destinata “a sprofondare come l’Unione Sovietica”.
Da altro sondaggio risulta che del Presidente François Hollande i francesi danno un giudizio molto positivo nel 3%, favorevole nel 9%e negativo nel 76%, con un 12% che non si pronuncia.

In gran parte dell’Europa dalla Finlandia alla stessa Germania e all’Olanda, dall’Ungheria alla Grecia i movimenti anti UE e antieuro si stanno rafforzando ed è probabile che alle prossime elezioni per il Parlamento europeo che si terranno nel maggio 2014 riscuoteranno un ampio successo che potrà riflettersi pesantemente sulla politica dell’UE soprattutto se si coalizzeranno in un unico gruppo.
Inghilterra.

Il Regno Unito ha concesso asilo politico a numerosi criminali di guerra provenienti da varie parti del mondo (Afghanistan, Iran, Iraq, Ruanda e Sri Lanka).

Ora il governo britannico sta correndo ai ripari; dei 99 criminali riconosciuti, 3 sono stati deportati, 20 hanno perso l’asilo politico, 46 hanno perso la cittadinanza e gli altri sono scomparsi. 

Kossovo 

Nonostante l’intervento massiccio della Nato, e l’ottenuta indipendenza dalla Serbia, la situazione continua a peggiorare.

Nel primo semestre del 2013 ben 14.345 kosovari hanno chiesto asilo in Europa. La Germania ne ha accolti 11.030, l’Italia 860. I trasferimenti avvengono tramite l’intervento di organizzazioni criminali.

Si ritiene che la situazione d’instabilità e di malessere sia dovuta al fatto che gli aiuti della comunità internazionale anziché andare incontro alle reali necessità della popolazione sono sprecati in progetti faraonici.
Si teme che tra gli emigranti clandestini si nascondano elementi criminali e persino agitatori e terroristi.

Russia 

I musulmani sono ben 21 milioni e grazie all’immigrazione dalle ex repubbliche sovietiche e all’incremento demografico, superiore a quello di matrice slava, nel giro di qualche decina di anni, forse meno, la loro influenza ed il loro numero sono destinati ad aumentare in modo esponenziale.

Il Presidente Putin ha affermato che “Ci sono forze straniere che stanno usando l’islam radicale per creare conflitti sul nostro suolo e indebolirci”

Il governo ha in progetto di spendere 571 milioni di euro nei prossimi 10 anni nel settore dell’industria bellica.
È previsto un aumento delle spese per la difesa dal 3,2% del 2013 al 3,8% del 2016, una quota molto più alta rispetto a quella di altre nazioni. Vi è pero chi dubita che la Russia sia veramente in grado di sostenere un tale incremento di spesa.

America Latina 

L’Alleanza del Pacifico costituita da Cile, Perù, Messico e Colombia in soli due anni ha realizzato il rafforzamento del commercio ed il libero scambio di persone e merci, sopprimendo dazi e ostacoli burocratici.

L’Alleanza ha un pil pari al 40%dell’intera America Latina ed una crescita del 5%, superiore al doppio di quella del Mercosur, l’organizzazione dei Paesi sud americani più protezionisti (Venezuela, Argentina e Brasile). Il successo dell’Alleanza dipende dal fatto che non si limita ai tradizionali accordi di libero scambio ma comprende servizi, investimenti e acquisti pubblici.

Cile
Sono ormai prossime le elezioni presidenziali.
La candidatura dell’italo-cileno Aldo Parisi (centrodestra) rischia di dividere l’elettorato moderato favorendo la candidata della sinistra Michelle Bachelet.

Egitto

Prosegue il conflitto tra il governo sostenuto dall’Esercito ed i Fratelli Musulmani. In particolare nella zona del Sinai si sono verificati attacchi di guerriglieri ed attentati terroristici.
La maggioranza della popolazione sostiene il governo e si augura la fine dei disordini.
Una forte minoranza appoggia i Fratelli Musulmani.

Libia

Non esiste più come Stato.
Ben 1.700 gruppi armati si contendono il controllo del territorio.
La produzione di petrolio è crollata a 600-700.000 barili al giorno, rispetto ai 1.600.000 barili ai tempi di Gheddafi. La Cirenaica aspira alla successione. A Bengasi e Tobruk vi sono consistenti gruppi filo Al Qaeda. Il Fezzan ha proclamato l’indipendenza.

Siria

Le truppe governative fedeli a Baschar Assad stanno prendendo il sopravvento sui ribelli grazie all’aiuto dell’Iran e della milizia sciita libanese di Hezbollah.
Gli Stati confinanti sono ancora incerti sul da farsi, perché una vittoria di Assad porterebbe al rafforzamento dell’influenza iraniana, una vittoria dei ribelli al prevalere di gruppi legati ai terroristi di Al Qaeda.

 

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