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Italia Reale

ITALIA REALE

Trimestrale del movimento politico "Italia Reale - Stella e Corona"

697° anniversario della scomparsa di Amedeo V di Savoia

Ricorre il 697° anniversario della scomparsa di Amedeo V, Conte di Savoia e Marchese detto il Conte Grande
 
Figlio secondogenito di Tommaso, Signore del Piemonte, Amedeo V nacque il 4 settembre 1249 a Bourget.
 
Fu designato erede dallo zio Filippo I. La successione non avvenne senza contrasti, perch? accampavano diritti al trono sia i figli del suo fratello maggiore, Tommasino, sia il fratello minore Ludovico e avanzavano rivendicazioni sui domini sabaudi anche le zie di Amedeo.
La questione fu risolta pacificamente lasciando a Filippo, figlio di Tommasino, la signoria del Piemonte e a Ludovico quella del Vaud. Fu anche per evitare che questi contrasti si ripetessero in futuro che Amedeo regol? la questione della successione adottando la legge salica. Nel 1272 spos? Sibilla di Baug?, che gli diede i due figli maschi, Edoardo e Aimone, e successivamente Maria di Brabante, dalla quale ebbe Margherita, Eleonora, Agnese, Bona, Maria, Caterina, Giovanna (andata sposa all'Imperatore d'Oriente, Andronico Paleologo) e Beatrice.
 
All'inizio del suo regno occup? Ginevra. I conflitti che ne seguirono furono composti con la pace di Aix. Anche lo scontro con il Delfinato fu momentaneamente risolto per vie pacifiche.
 
Guglielmo VII del Monferrato, liberato dalla prigionia, organizz? una potente alleanza, minacciando i domini sabaudi in Piemonte e le citt? lombarde. Amedeo V, alleatosi con Asti, mise in campo ingenti forze, che bastarono a frenare le mire del bellicoso Marchese. Questi, catturato dagli Alessandrini, fin? miseramente i suoi giorni in una gabbia di ferro.
 
In tutte le intricate vicende di quegli anni Amedeo fu presente o con le armi o con l'attivit? diplomatica, conquistandosi grande fama in tutto il continente.
Si destreggi? abilmente fra Inghilterra, Francia, Impero e Santa Sede, badando a non essere schiacciato fra le grandi potenze. Ottenne per spontanea dedizione Fossano, Savigliano e Ivrea.
 
Pare che abbia partecipato all'assedio di Rodi, adottando per l'occasione il motto FERT (Fortitudo Ejus Rhodum Tenuit).
 
Protettore delle arti e delle scienze, Amedeo V fu anche saggio ed illuminato governante, apr? delle miniere in Savoia, unific? pesi e misure. Tutto ci? gli valse il soprannome di "Grande".
 
Mor? il 16 ottobre 1323 ad Avignone, dove si era recato a discutere con il papa Giovanni XXII forse progetti di crociate, forse altre questioni. Fu sepolto ad Altacomba.
 
Stampa allegata a Italia reale, n. 8 - 1997
 

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