Kit per falsificare il Parmigiano

Made in Italy a rischio
autore: 
Redazione

Leggiamo disgustati su il Giornale che a Cerbobbio, durante un summit della Coldiretti svoltosi a metà ottobre 2013, è stato presentato l’ultimo ritrovato “tecnologico” per falsificare alcuni dei più pregiati prodotti alimentari italiani.

Le confezioni, che promettono di ottenere una mozzarella di bufala in appena 30 minuti e il parmigiano reggiano in appena due mesi, contengono recipienti, colini, garze, termometri, piccole presse oltre a lipasi ed altre polveri, e garantiscono di ottenere prodotti caseari ben identificati che sono una chiara contraffazione dei nostri più celebri formaggi. Si trovano in vendita su internet e Coldiretti ne ha giustamente denunciato il fatto.

Per la prima volta quindi, la contraffazione entra direttamente nelle case in Europa, negli Stati Uniti e in Australia. In Gran Bretagna i kit costano 25 sterline se vogliamo ottenere la mozzarella e poco più di 102 sterline il kit per ottenere il “parmigiano”. In quest’ultimo è compresa anche una piccola pressa in grado di lavorare fino ad 8 litri di latte.

Coldiretti parla di un doppio danno, economico e soprattutto di immagine, incalcolabile questo, che mette a rischio la credibilità conquistata in anni e anni di lavoro scrupoloso di questi prodotti, simbolo del made in Italy.

Ricordiamo che per il parmigiano reggiano, occorrono non meno di 12 mesi di stagionatura a fronte dell’utilizzo di latte certificato con proprietà organolettiche e nutritive ben precise.

Perché il doppio danno? Perché con la contraffazione del prodotto presso aziende fantasma, il danno era esclusivamente economico, in questo caso, abbiamo anche  il danno di immagine perché chi acquisterà il kit, crederà non solo di ottenere il prodotto originale in casa sua, ma sarà indotto a pensare (visti i tempi indicati sensibilmente inferiori) che il made in Italy sia un bluf commerciale per giustificare un costo sensibilmente superiore a danno del consumatore finale…

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