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NOVANT’ANNI FA: LA VITTORIA
Novant’anni fa il 4 novembre 1918, si concludeva vittoriosamente la Prima Guerra Mondiale, che segnava la sconfitta e la conseguente scomparsa degli Imperi Austro-Ungarico e Germanico.
Il pretesto per il conflitto fu rappresentato dall’assassinio avvenuto il 28 giugno 1914 a Saraievo, dell’Arciduca Francesco Ferdinando, Principe ereditario dell’Impero, ad opera di Gavrilo Princip, terrorista serbo.
IL RE SOLDATO
Nel 70° anniversario della morte di Gabriele d’Annunzio, riportiamo un suo scritto apparso sulla Rivista “Aprutium”, fascicolo speciale gennaio-giugno 1917, dedicato a Re Vittorio Emanuele III, il Re Soldato.
Quando alla fine della nostra “settimana di passione”, vinta l’aspra battaglia contro i trafficatori e i traditori, ebbi l’avviso che il Re mi avrebbe fatto l’onore di ricevermi, andai verso Villa Ada con uno spirito di giovinezza.
Mi s’illuminava nella memoria il lontanissimo giorno in cui per la prima volto lo vidi, Principe Ereditario, su un campo di manovre nella campagna di Bracciano bruciata dalla canicola e quasi ridivenuta vulcanica, quasi fatta di tufi roventi e di lave incandescenti nell’ora di mezzogiorno,come nelle origini quando il lago era un cratere aperto.
Candido
Dunque, siamo stati battuti.
E non, purtroppo, clamorosamente, chè, in tal caso, ci saremmo rassegnati con facilità. Ma di misura, sì che ci rassegnamo ugualmente, ma con estrema fatica, e facendo appello a tutta la democrazia ch’è in noi.