LE ULTIME SCIABOLE

autore: 
Fulvio Fumis
editrice: 
Edito dalla Rivista di Cavalleria
numero di pagine: 
167

In questo agile ed interessante volume l’autore ha narrato la storia del glorioso Reggimento dei Cavalleggeri di Alessandria, dalla fondazione fino allo scioglimento.
Le vicende di Alessandria sono esposte in modo magistrale e ripercorrono le guerre del Risorgimento, nonché la I e la II Guerra Mondiale.
Il fulcro del libro è rappresentato dalla finora poco nota (per inaccettabili motivi di carattere politico-
militare) carica di Poloy (18 ottobre 1942) in Croazia, in ore notturne, una carica alla quale prese parte l’intero Reggimento guidato dal Colonnello Comandante Antonio Ajmone-Cat, con lo Stendardo in testa. Fu in assoluto l’ultima carica della Cavalleria italiana, avvenuta circa due mesi dopo quella assai più nota di alcuni squadroni di Savoia Cavalleria ad Isbuchenskij.
Il combattimento fu epico “Alessandria per sfuggire all’accerchiamento di ingenti forze partigiane comuniste dovette affrontare e travolgere ben tre successivi sbarramenti del nemico munito di un gran numero di armi pesanti ed automatiche.
Grazie alla carica il Reggimento si salvò all’annientamento e consentì di salvarsi ai carri leggeri e ad un battaglione di camicie nere.
Innumerevoli gli atti di valore, tra i quali vanno doverosamente ricordati quelli del Capitano Antonio Vinaccia, Comandante del 4° Squadrone, Medaglia d’Argento al V.M. (alla memoria), del Capitano Gian Galeazzo Bernabò Medaglia d’Argento al V.M. (alla memoria) e del Tenente Mario Novi-Ussai, Medaglia di Bronzo al V.M. (alla memoria).
Nel combattimento persero la vita 68 cavalleggeri tra cui quattro ufficiali, 61 i feriti, 170 complessivamente i cavalli perduti, di cui 109 periti nella carica.
Notevoli le perdite della sezione ippotrainata della 2^ batteria del 23° Artiglieria da Campagna, 11 artiglieri morti ed i due pezzi messi fuori uso perché il nemico non potesse adoperarli.
Successivamente il Reggimento fu trasferito in Dalmazia;
dopo l’armistizio “Alessandria giunta a ranghi completi sulla stradale Fiume-Trieste in località Marcossini nella notte tra il 13 e il 14 settembre 1943, al fine di evitare la cattura da parte dei tedeschi, prese l’amara decisione di sciogliersi. Lo Stendardo venne posto fortunosamente in salvo e si trova attualmente al littoriano.
Nonostante la concessione di numerose Medaglie al V.M. a singoli appartenenti ai Cavalleggeri di Alessandria per il valore dimostrato nella carica di Poloy, nessun riconoscimento è stato ingiustamente attribuito allo Stendardo.

(Borgo Albizi 15, 50122 Firenze,
tel. e fax 055/34.79.631)

anno_di_pubblicazione: 
2002
argomento: