Monumento dedicato ai Romanov in Crimea

Data: 
4 novembre 2020
Il Granduca Giorgio Romanov, erede della casa imperiale, invitato dalle autorità locali, si è recato nella città di Alushta, in Crimea, per partecipare alla inaugurazione di un monumento dedicato all'incontro tra lo zarevich Nicola, futuro Zar, e la futura imperatrice Alexandra Feodorovna, vittime dell'odio bolscevico.
 
Il palazzo di Livadia, a tre chilometri da Yalta era una delle mete preferite dei Romanov, la Crimea fu l'ultima roccaforte dell'Armata Bianca che, fedele allo Zar, cercò di resistere ai bolscevichi tra il 1917 e il 1922, ed ancora oggi il ricordo della Casa imperiale è persistente in Crimea, tanto che si è eretto questo monumento in memoria della Famiglia imperiale.
 
Voluta dalla Fondazione Basilio il Grande e dal movimento '"L'Aquila con due teste", l'opera è composta da 4 sculture in bronzo alte poco più di 2 metri, rappresentanti lo Zar Nicola II, la Zarina Alessandra, circondati dal Granduca Sergej Aleksandrovič, zio di Nicola, assassinato nel 1905, e da sua moglie, la Granduchessa Elisabetta Feodorovna, sorella dell’Imperatrice Alessandra.
Nel 1918 Lenin ordinò di arrestare la Granduchessa Elisabetta e poi fu assassinta, insieme ad altri prigionieri, in una miniera abbandonata a Siniachikha, dove gli uomini della Čeka bastonarono tutti i prigionieri e li gettarono agonizzanti nella fossa, dopodiché gettarono delle bombe a mano.
 
Il 10 ottobre 1894 ad Alushta (vicino a Yalta) la futura imperatrice Alexandra Feodorovna, e lo zarevich Nicola, futuro zar e martire, si incontrarono, e durante la cerimonia si è detto che questo monumento diventa anche simbolo di Lealtà, di Famiglia e di servizio allo Stato ed al Popolo. 
 
Il Granduca Giorgio Romanov ha sottolineato l'importanza di questo monumento anche per le generazioni future, ha ringraziato tutte le persone coinvolte in questo progetto, ed ha ricordato il coraggio di questi russi, che fedeli allo Zar, combatterono contro i comunisti.