1° Maggio : Festa dei lavoratori ma senza lavoro

Opinione di Italia Reale: 
Il 1° maggio è la Festa dei lavoratori ma, ancor più degli anni precedenti, adesso c’è ben poco da festeggiare visto che il contagio del Covid-19 ha provocato non solo morte ma ha colpito il già martoriato mondo del lavoro. 
 
Il problema del lavoro è una questione antica ma con l’arrivo dell’euro, una classe politica da operetta, la crisi economica mondiale e gli assurdi rigori imposti dall'Unione Europea, il sistema italiano si è ulteriormente indebolito.
A tutto ciò quest’anno si è aggiunto il virus Covid19 che ha forse dato il KO all’Italia.
 
Per cercare di controllare il contagio il governo ha sospeso tutte le attività produttive industriali e commerciali, ad eccezione di quelle fondamentali, cancellando così il diritto al lavoro. 
Adesso ci sarà un aumento esponenziale della povertà e disoccupazione e, non avendo ricevuto sostegno economico dallo stato, tante aziende negozi ed attività commerciali saranno costrette a chiudere definitivamente.
 
Questo virus ha fatto emergere il fallimento della repubblica e la fragilità del modello che si è imposto in questi anni, dominato dall’assurda pretesa che il Mercato, le Banche e la moneta della UE potessero risolvere tutto. 
Niente di più sbagliato. La economia deve essere controllata dalla Politica e non viceversa; non ci può essere una unica moneta in un continente formato da nazioni diverse; ci deve essere uno Stato per difendere i cittadini.
 
Adesso serve un cambiamento radicale del modello sociale e politico, e che non si può ripetere gli errori del passato che hanno prodotto questa situazione.
 
Una cosa è certa : esiste un rapporto indissolubile tra lavoro e democrazia, e l'articolo 1 della Costituzione  recita : "L’Italia è una repubblica democratica, fondata sul lavoro".
 
Bene. Visto che il diritto al lavoro è stato cancellato, ne consegue che la repubblica si fonda su qualcosa che non c’è più, e quindi è destinata a morire  …