Jan Palach, martire della Libertà del popolo

Opinione di Italia Reale: 
Ricordiamo Jan Palach, il martire per la libertà del popolo
 
Esattamente 52 anni fa, il 16 gennaio 1969, il giovane Jan Palach si recava in piazza San Venceslao, al centro di Praga, dove cosparse il suo corpo di benzina e si diede fuoco con un accendino.
 
Jan Palach aveva visto la Cecoslovacchia invasa dalle truppe e carri armati, inviati da Mosca, per porre fine a quell’esperimento cecoslovacco di riforme, e con questo gesto estremo voleva protestare contro l’occupazione sovietica e svegliare l’anelito di libertà, finora soppresso dal comunismo. 
 
Dopo tre giorni di agonia moriva in ospedale a seguito delle gravi ustioni riportate, ed i funerali furono celebrati il 25 gennaio ai quali parteciparono circa 800.000 persone, provenienti da tutta la Cecoslovacchia. 
 
Jan Palach divenne il martire per la libertà del popolo contro il comunismo ed il simbolo vivente dell’amor patrio.
 
Purtroppo ancor oggi, dopo il crollo del muro di Berlino, il grandioso e tragico gesto di questo giovane, che decise di dare la vita per difendere la Libertà, continua ad essere quasi dimenticato.
Perché ?
 
Una spiegazione è che in fondo l’Unione Europea assomiglia all’Unione Sovietica : ambedue governate da una nomenklatura non eletta; l’Unione Sovietica controllava i popoli con i carri armati mentre l’UE con l’euro e lo spread; Un’altra analogia è il progetto di sopprimere le nazioni per vivere in una comunità globale; certamente l’Unione Sovietica negava la libertà di pensiero e di espressione, ed una cosa analoga succede nell’UE dove c’è il “politically correct” che se non fermato potrebbe essere l’inizio della perdita della libertà.