Delirio di onnipotenza

autore: 
Angelo Mossone

Regione Piemonte, Lega Nord contro il Tar

La sentenza del TAR chr ha annullato il voto del 2010 è un «attacco alla democrazia», così sta scritto su uno dei due striscioni che apriva la fiaccolata della Lega Nord l’11 gennaio scorso.
Fiaccolata organizzata per protestare contro la decisione dei giudici amministrativi naturalmente.
In prima fila il presidente (si fa per dire) della Regione Piemonte, Roberto Cota, e il segretario federale del Carroccio, Matteo Salvini. Presenti anche alcuni esponenti della Giunta di centrodestra, tra cui il vicepresidente della Regione, Gilberto Pichetto, e l'assessore al Lavoro, Claudia Porchietto.
E poi, rincarando la dose… «Stanno cercando di fare un golpe e noi scendiamo in piazza per difendere la democrazia e il voto dei piemontesi». Così il governatore del Piemonte, Roberto Cota.
Alla fiaccolata era presente anche il governatore del Veneto, e i principali leader del Carroccio, accanto a moltissime persone che hanno voluto testimoniare così la loro solidarietà a Cota.
 
Costoro non hanno capito, o fanno finta di non capire che la volontà popolare non può essere invocata per avallare un sopruso o un broglio elettorale. Sono le regole che fanno la democrazia non la moltitudine imbonita del popolo ingannato. Ma desidero andare oltre per non essere frainteso: le regole servono proprio a tutelare il popolo da simili situazioni!
 
Un mese esatto, e il ricorso è stato bocciato l’11 febbraio 2014 dal Consiglio di Stato. È finita finalmente!
Cota & Co. fanno chiaramente fatica a mollare l’osso, la cadrega (si dice da noi in Piemonte) sulla quale si sono sistemati, pronti a beccare chiunque tenti di sottrargli l’agognato potere. 
Un potere che non hanno utilizzato per migliorare la vita dei cittadini, o per ridurre i costi dei servizi. Non hanno neppure saputo ridurre i loro costi, nonostante la crisi dettasse più miti consigli. Hanno utilizzato il potere per autocelebrarsi, mentre le frattempo i pendolari hanno perso tutti i treni possibili e dove si può morire vagando da un angolo all’altro della Regione alla ricerca di una sala parto disponibile… per citare solo le ultimissime chicche, di una lista così lunga di nefandezze da far fatica a ricordare!!!
Certamente la peggiore amministrazione toccata a questa terra, da quando nel 1972 sono stati «creati» questi inutili quanto dispendiosi carrozzoni chiamati regioni. 
Enti istituzionali efficienti solo a centralizzare il potere, decentrando localmente i disservizi, le mancanze, gli errori di valutazione, le stravaganze (in questo caso) di politici da osteria. 
 
Morto da oltre un secolo e mezzo, Camillo Benso Conte di Cavour, Presidente del Consiglio di S.M. Vittorio Emanuele II per il nostro Piemonte prima e dell’Italia intera poi, si rivolterà sicuramente nella sua tomba vedendo a cosa ci siamo ridotti.
Ora si dovranno indire nuove elezioni, e mi auguro con il cuore che questa gente venga educatamente (per carità) accompagnata alla porta… ne abbiamo davvero abbastanza! Vergogna.
Altro che fiaccolate in difesa della democrazia. 
Grazie.
 
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