L'ingombrante concetto di natura e naturalità

autore: 
Alberto Conterio

L'offensiva Gender e omosessualista deve essere combattuta ogni giorno

Negli ultimi tempi, parallelamente al problema immigrazione, è in atto strisciante e semi occulto l’ultimo scontro riguardante l’omosessualità e gli interessi che, attorno a questo argomento, ruotano freneticamente. Al tal riguardo, pensando a come si è evoluta la nostra società negli ultimi vent’anni, dobbiamo porci la domanda semplice: quanto abbiamo a cuore lo sviluppo armonico della nostra società? …o meglio, quanto abbiamo a cuore il futuro dell’umanità, inteso come semplice sopravvivenza del genere umano?

Credo sia importante avere una risposta a queste domande per poter comprendere, valutare e combattere quella che oggi si può definire l’offensiva della morte, attraverso la deriva gender della società.
 
Cos’è questa deriva? La deriva “Gender” della società, corrisponde all’insieme della attività in chiaro o subdole dedicate a rendere accettabile un nuovo ordine della società, senza tenere in minimo conto le implicazioni dirette e indirette future sulla società stessa.
 
Benedetto XVI, che rimpiango fortemente di non poter più ascoltare come Papa, parlando qualche anno fa al Parlamento tedesco di diritto ed ecologia, giunse a dire - con piena ragione - che pur essendo meritevole parlare di ecologia, sarebbe stato più corretto poterne parlare, includendo ad essa l’ecologia della persona, cioè del suo corpo e della sua anima, al fine di giungere allo sviluppo armonico della società nella natura, attraverso la continuazione della vita, con l’obiettivo finale di perpetrare la vita stessa nel futuro.
 
Preservare la natura quindi deve voler dire favorire la vita, e se è vero che la natura è la continua manifestazione della vita, tutto ciò che è contro la vita, va inevitabilmente contro natura.
E allora vorrei poter affermare che il valore più elevato di ecologia è rappresentato dall’armonia della famiglia.
 
Naturalmente della famiglia in grado di generare nuova vita… quindi della famiglia naturale.
Sulla base di questo semplice buon senso, credo che occorra combattere con forza ogni inganno e ogni tentativo aperto o subdolo di rendere accettabili per la società, situazioni anormali, quali l'insegnamento Gender nelle scuole dalla più tenera età, anche quando viene magistralmente spacciato per insegnamento anti-bullismo o anti-discriminazione, oppure quando trasformiamo i Gay Pride in feste del diritto.
Ma, possiamo parlare anche di matrimoni omosessuali, le adozioni da parte di costoro di innocenti bambini, fino ad arrivare alle ormai innumerevoli comparse televisive a tutti gli orari, di persone omosessuali (dichiarati o platealmente evidenti) che fanno aperta propaganda, o che si permettono critiche all'ordine naturale dell’attuale ordinamento sociale.
 
Con questo, non desidero entrare nella sfera delle libertà individuali delle persone, che possono pensare e fare ciò che desiderano del loro tempo e della loro vita, ma credo fortemente che coloro che per legittima scelta si pongono fuori dalla normalità, debbano modulare il loro comportamento, affinché questa scelta resti “personale” appunto, nel campo della decenza e non si atteggi a divenire esempio per le generazioni future.
 
In questo senso appare estremamente corretta la legge approvata alla Duma Russa nel 2014 - subito bollata dalle lobby LGBT occidentali come omofobica - che prevede il divieto di pubblicità e/o propaganda omosessuale. Non il divieto di essere omosessuali quindi, come ci è stato fatto credere dalla nostra "libera" informazione di regime.
 
Per concludere, non potendo più contare sull'immensità del pensiero di Benedetto XVI, ci viene in aiuto su questo tema, il pensiero semplice ma profondo dell'attore comico Giacomo Poretti: "Ben strano è l'essere umano, il quale è pronto a scendere in piazza se sull'etichetta del proprio cereale da colazione c'è scritto Ogm (organismo geneticamente modificato), evidentemente perché con questa manipolazione si è contravvenuto alla naturalità con cui cresce il frumento. Che lodevole fermezza, che principi, quale appassionata difesa di Madre Natura! 
Strano che poi per lo stesso essere umano, quando si tratta di famiglia, l'identico concetto di natura e naturalità diventi ingombrante e obsoleto" 
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