ITALIA REALE
Trimestrale del movimento politico "Italia Reale - Stella e Corona"
Re Abdullah di Giordania e il Principe Haakon di Norvegia aprono il progetto Sahara Forest
Data
7 settembre 2017
Il Re Abdullah II di Giordania e il Principe Haakon di Norvegia hanno ufficialmente aperto la prima fase del "Sahara Forest Project" in Giordania.
Il progetto Sahara Forest mira a fornire acqua fresca, cibo e energie rinnovabili in regioni calde e aride, nonchè la ri vegetazione di aree desertiche e disabitate.
Il re Abdullah e il principe ereditario Haakon hanno accettato entrambi di essere patroni del progetto.
"Siamo onorati di avere la Sua Maestà e la Sua Altezza Reale alla visita del Progetto Sahara Forest. Sono lieto di annunciarlo come il punto di partenza per la realizzazione di operazioni su larga scala in Giordania e in altri paesi", ha affermato Joakim Hauge, Chief Executive Officer del Sahara Forest Project.
Durante l'inaugurazione della "Foresta", il re Abdullah di Sua Maestà e la Sua Altezza Reale il Principe Haakon hanno fatto una visita guidata dell'impianto, seguita da un forum, dove il Principe Haakon e il Ministro per il Clima e l'Ambiente della Norvegia, Vidar Helgesen, erano tra i relatori.
"E'impressionante vedere di essere in grado di produrre cibo, acqua potabile, e anche energia nelle aree desertiche. Aree che oggi non sono abituate per nulla. Se si riesce a scalare il progetto, potrebbe aiutare a combattere il cambiamento climatico, creare posti di lavoro e risolvere le importanti sfide per le generazioni future ", ha detto il principe ereditario Haakon durante la cerimonia di apertura.
Il progetto Sahara Forrest produrrà ogni anno fino a 130.000 kg di verdure e 10.000 litri di acqua fresca al giorno,
Il Re di Giordania ha discusso con il principe norvegese per rafforzare lo sviluppo, la cooperazione economica e militare tra la Giordania e la Norvegia, oltre all'investimento nel settore delle energie rinnovabili.
Il re Abdullah e il principe Haakon hanno anche discusso sulle ripercussioni della crisi dei rifugiati siriani sulla Giordania, sottolineando l'importanza di aumentare il sostegno della comunità internazionale al Regno per aiutarlo a far fronte ai fardelli della crisi.