Il Re di Svezia consegna i premi Nobel 2019

Data: 
10 dicembre 2019
Il Re Carlo XVI Gustavo di Svezia e la regina Silvia, la principessa ereditaria Vittoria col principe Daniele, il Principe Carlo Filippo con la principessa Sofia, e la principessa Maddalena hanno partecipato alla cerimonia Premi Nobel 2019, che si è svolta al Concert Hall di Stoccolma.
 
Il premio Nobel è assegnato ogni anno a persone o organizzazioni che si sono distinte per il loro lavoro nei campi della medicina, chimica, fisica, letteratura ed economia.
 
Come da tradizione il Re di Svezia Carlo XVI Gustavo ha consegnato il premio Nobel ai vincitori, e in serata si è svolto l'elegante banchetto in onore dei vincitori del Nobel al City Hall di Stoccolma.
 
Il Premio Nobel per la Fisica è stato assegnato a James Peebles (Canada) "per le sue “scoperte teoriche nella cosmologia fisica”, ed Michel Mayor (Svizzera) e Didier Queloz (Svizzera) "per la scoperta di un esopianeta in orbita attorno a una stella simile al Sole".
 
Il Premio Nobel per la Chimica è stato assegnato a John B. Goodenough (USA), M. Stanley Whittingham (UK) e Akira Yoshino (Giappone) "per lo sviluppo di batterie agli ioni di litio".
 
Il Premio Nobel per la Medicina è stato assegnato a William G. Kaelin Jr (USA), a Peter J. Ratcliffe (UK) e Gregg L. Semenza (USA) "per le loro scoperte su come le cellule percepiscono e si adattano alla disponibilità di ossigeno".
 
Il Premio Nobel per l'economia è stato assegnato a Abhijit Banerjee (India), Esther Duflo (Francia) e Michael Kremer (USA)  "per il loro approccio sperimentale per alleviare la povertà globale".
 
Il premio Nobel per letteratura 2019 è stato assegnato a Peter Handke (Austria) "per un lavoro influente che con ingegnosità linguistica ha esplorato la periferia e la specificità dell'esperienza umana".
Quest'anno è stato anche assegnato il premo letteratura 2018 in quanto l'anno scorso non fu assegnato per lo scandalo di molestie sessuali che aveva coinvolto la stessa Accademia svedese. La vincitrice è Olga Tokarczuk (Polonia) "per un'immaginazione narrativa che con passione enciclopedica è in grado di presentare il superamento dei propri limiti come una forma di vita“.