ELEZIONI POLITICHE

autore: 
ITALIA REALE

L’avvenuta modifica delle norme di presentazione delle liste elettorali, varata con Legge 30/12/2005, entrata in vigore l’ultimo giorno dell’anno e della quale si è potuto prendere visione solo successivamente, ha comportato una totalmente antidemocratica manovra da parte di quei partiti che hanno voluto la modifica e che al solito generosi solo verso sé stessi, si sono sentati dalla raccolta delle firme che altrimenti avrebbe sicuramente costituito un grave problema anche per loro.

I tempi di raccolta delle firme dei sottoscrittori, fissati per legge in 180 giorni antecedenti quello delle votazioni, sono stati così ridotti (persino per chi avesse avuto la possibilità, con i moduli predisposti in base alla nuova legge, di iniziare la raccolta l’1 gennaio 2006) a soli 63 giorni, un lasso di tempo assolutamente ridicolo a fronte della necessità di raccolta di centinaia di migliaia di firme.

Se volevano modificare la legge elettorale avrebbero dovuto farlo ben prima, rispettando i diritti di chi non è rappresentato in Parlamento, costantemente calpestati tanto da averci più volte indotti ad esprimere il nostro dissenso anche nei confronti del governo di centro-destra.
Messi a fronte di una ignobile ed antidemocratica situazione, non ci rimane che invitare i nostri lettori a votare ancora una volta per il Polo delle libertà, continuando a tapparsi il naso, come Indro Montanelli saggiamente aveva insegnato a fare per evitare di morire soffocati dai miasmi emessi dalla Democrazia Cristiana.

“Stella e Corona” intende però presentare liste alle elezioni amministrative del mese di maggio e sta raccogliendo le firme in talune città e province nelle quali si voterà.
Il ritorno di un simbolo che deve venir guardato con simpatia anche da chi monarchico non è, in quanto sotto di esso sono schierate persone oneste che mai nulla hanno avuto a che spartire con la tangentopoli tanto cara e preziosa per numerosi politici ancora in attività che si presentano - a volte dopo aver subito condanne penali - nelle liste dei cosiddetti partiti tradizionali che, non va dimenticato, sono tutti - senza eccezioni - repubblicani.

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