NOTIZIE REALI

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ITALIA REALE

- William d’Inghilterra
- Regno del Marocco
- Nostalgie Asburgiche
- Iran
- Tonga

William d’Inghilterra
Per ricordare il primo campo “scout”, tenutosi nel lontano 1907 e per onorare la memoria del loro fondatore, Lord Baden-Powell, circa 40 mila giovani esploratori, provenienti da 160 Paesi del mondo, si sono riuniti a Chelmsford. Ospite d’onore il Principe William d’Inghilterra che ha partecipato alla vita quotidiana dei giovani, condividendo con loro esperienze di lavoro e ideali. In Inghilterra gli scouts onorano ancora la Bandiera, la Patria, le Tradizioni. Vestono con orgoglio la loro divisa e preferiscono i fatti ai parolai inconcludenti, megafoni di quell’ideologismo progressista che asseconda i problemi, piuttosto che risolverli. Il lavoro in comune porta ad una solida fratellanza che non ha nulla da spartire con l’egualitarismo ideologico costruito dai nuovi teologi della cultura dello squallore.
Per la storia ricordiamo che il Maggior-generale Baden-Powell, in Africa del Sud, ebbe l’idea di utilizzare dei giovani come porta ordini.
In seguito vennero trasformati nel movimento scouts, con un sistema educativo rivoluzionario, fondato sulla sete di ideali dei giovani, sulla loro voglia di fare e sul loro senso di responsabilità.
I giovani esploratori furono utilizzati anche in Italia, durante la grande guerra del 1915 - 1918.L’allora giovanissimo Principe Umberto ne vestiva la divisa.

Regno del Marocco
L’annuale “Festa del Trono”, in Marocco, è coincisa con l’ottavo anniversario dell’incoronazione del Re Mohammed VI. Si è trattato di una vera e propria dimostrazione di grande fedeltà del popolo marocchino alla Monarchia.
La partecipazione popolare è stata talmente imponente da indurre il Re a sottolinearne l’importanza nel suo “messaggio alla Nazione”.
Dopo essersi impegnato a proseguire le riforme “indispensabili per la costruzione di un Marocco che guardi al futuro ...” il Re ha detto:“La nostra forza poggia su questa continua simbiosi che esiste tra il trono e il popolo e che ci ha permesso di affrontare tutte le difficoltà e gli ostacoli che abbiamo incontrato sul nostro cammino”.

Nostalgie Asburgiche
Il Principe Otto d’Asburgo, figlio di Carlo ultimo Imperatore d’Austria, con la discrezione che ha caratterizzato tutta la sua vita ma anche con il continuo e determinato impegno a testimoniare ciò che è stato, per costruire un domani migliore, visita periodicamente città e popoli della mittelleuropa che fecero parte della duplice Monarchia.
Recentemente si è recato, accompagnato dal giovane nipote Severino, nella città marinara di Opatia che, attualmente, si trova in Croazia. Ricca di testimonianze asburgiche e, in particolare, dell’Imperatore Francesco Giuseppe e dell’Imperatrice Sissi. Ha potuto mostrare al giovane nipote testimonianze di storia di famiglia ed Europea. Il suo scopo è quello di riconciliare tutti i popoli della grande Europa e, con questo spirito, ha partecipato agli incontri ufficiali che sono stati organizzati dalle autorità comunali e regionali.

Iran
Il Principe Ciro Reza Pahlawi, figlio dell’ultimo Imperatore di Persia, è impegnato in attività ed interventi a favore della libertà del popolo iraniano, oppresso dal regime degli Ayatollah. In occasione di una recente visita in Francia si è incontrato con un folto gruppo di esuli iraniani che lo hanno a lungo acclamato, vedendo in lui una speranza per il futuro e ricordando la politica di progresso iniziata dall’indimenticabile Imperatore. In una conferenza stampa, parlando dell’attuale governo dell’Iran, ha affermato: “contro un tale stato, l’unica arma efficace e legittima è la volontà e la forza del popolo ... occorre mettere la teocrazia iraniana di fronte alle sue responsabilità, non solamente in materia di proliferazione e di terrorismo ma, soprattutto, con riguardo all’applicazione dei diritti umani”.

Tonga
Il Re di Tonga Giorgio Tupu V è intervenuto autorevolmente per riportare ordine e pace nelle isole, ove si erano manifestate violenze e sommosse, ben dirette dai centri del potere mondialista che non vedono di buon occhio la Monarchia, garanzia di identità e di indipendenza, anche per quanto riguarda lo sviluppo economico, che il Sovrano non vuole soggetto alle imposizioni dei gruppi neocolonialisti, assertori della repubblica globale. Il Re Tupu V ha convocato il parlamento ed ha inteso risolvere la crisi in piena sintonia con le istituzioni rappresentative del Paese.

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