Candido

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Mosca

Dunque, siamo stati battuti.
E non, purtroppo, clamorosamente, chè, in tal caso, ci saremmo rassegnati con facilità. Ma di misura, sì che ci rassegnamo ugualmente, ma con estrema fatica, e facendo appello a tutta la democrazia ch’è in noi.
Perché, vedete, è proprio adesso,dopo la sconfitta,che abbiamo la coscienza della nostra forza: credevamo di essere la “sparuta minoranza monarchica” e siamo la metà degli italiani. “Addio, Re”, e,guarda quanta democrazia, non ti diciamo nemmeno “Arrivederci”perché, leali cittadini della repubblica, ci auguriamo ch’essa mai, pei suoi errori, abbia ad ingrossare le nostre già robuste file con un certo numero di repubblicani scontenti.“
Addio,Re”. Ti possiamo salutare a fronte alta,perché non t’abbiamo difeso per quattrini, nessuna automobile ci aspetta al portone, non c’è una corona di conte alla nostra porta,non siamo nemmeno cavalieri, non ti siamo mai stati presentati, non ci conosci.
E verremmo con te, se non fossimo in troppi.
Quante navi ci vorrebbero per caricare tutti i fedeli del Re che va in esilio. Rimarrebbe solo mezza Italia, e l’altra mezza se ne andrebbe, perchè a questo è riuscito il referendum: niente altro che a dividere l’Italia in due. O, meglio, non c’è riuscito, ma solo per merito della monarchia che, e oggi ne abbiamo la prova, aveva veramente unificato il Paese.

“Addio, Re”. Siamo in tanti a salutarti. Non quanti,naturalmente, hanno votato per te, poiché molti, a quest’ora, in virtù del non mai abbastanza lodato voto segreto, giurano d’aver votato per la repubblica, così come, se tu avessi vinto, molti repubblicani giurerebbero d’aver votato per la monarchia.
Beati i democristiani che possono sinceramente piangerti, poiché quasi tutti hanno votato per te,e possono nello stesso tempo, sinceramente esultare per la loro repubblica, la repubblica democristiana, sorta coi voti dei socialcomunisti.
Sono gli unici che possano gioire. Non noi, sconfitti,non i socialcomunisti, anch’essi politicamente sconfitti, con la magra consolazione della vittoria per il referendum strappata coi denti.
E dire che doveva essere una passeggiata trionfale!
Più di un anno di feroce propaganda, di insulti, di accuse, di intimidazioni e, alla fine, il viscido "Corriere della Sera” che certo si riprometteva, dopo la clamorosa vittoria repubblicana, a pregare i vincitori di non infierire sui vinti, deve ridursi a pregare i vinti ad accettare il verdetto “per carità di patria”.
E quanta fretta per il referendum!
Presto! Prima che tutti i prigionieri siano tornati, prima che una parte della Venezia Giulia ci sia restituita!
O si vince adesso, o non si vince più.
E abbiamo perduto, e abbiamo anche saputo perdere, così come, riconosciamolo, gli avversari hanno saputo vincere, benché, riconoscetelo, dato l’esito del referendum sia stato molto più facile saper vincere che saper perdere. Diamine!
Quando si vince per così poco, si è addirittura costretti a saper vincere. Il contegno cavalleresco e democratico non è un grazioso regalo: è un obbligo.
Non siamo, per fortuna, il povero “esercente” che alle amministrative di Milano riuscì ad ottenere un seggio, e quando si presentò alla prima seduta della Giunta, tutti risero. Siamo la metà degli italiani: gli avversari devono vedere in noi non dei vinti, ma dei giudici.
“Addio, Re!”.Non veniamo a salutarti sulle coste perché, ossequenti alla repubblica, non vogliamo annullare coi nostri: “Ritorna”, i “Va via” di un altro mezzo popolo. Non starebbe bene, non sarebbe uno spettacolo decoroso.
Un Re, per andar via, deve essere cacciato. Quindi, per carità di patria, noi stiamo zitti, in modo che tu sembri veramente cacciato, a furor di popolo.
E cominciamo col ringraziare i nostri avversari, le cui “incontenibili manifestazioni di giubilo” sono state rimandate a domenica. Non troppo incontenibili, perciò, data la loro facile rimandabilità; ma ugualmente dobbiamo ringraziarli, e sinceramente: perché hanno rispettato il nostro dolore e, perché no?,la nostra rabbia.
Brutta parola, ma adatta. Almeno a me, che ci sono rimasto veramente male.

Mosca

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