AUTONOMIE, SECESSIONE … E POI … ?

autore: 
Domenico Giglio

Se l’Europa aveva raggiunto dal XVI secolo in poi, ovvero dall’inizio dell’Evo Moderno, il 1492 – fatto coincidere giustamente con la scoperta definitiva dell’America, dico definitiva perché il raggiungimento delle coste settentrionali, da parte dei Vichinghi, non ebbe alcun seguito - una preponderante presenza nei primi quattro o poi cinque continenti, certamente le raggiunte unità statuali o nazionali erano state determinanti nell’acquisizione di questo risultato.

Anche nei confronti dell’Impero Ottomano cosa sarebbe accaduto se non fosse esistito l’Impero Asburgico, allora chiamato Sacro Romano Impero?

Le piccole Nazioni come la Bulgaria, la Grecia, la Serbia, l’Albania erano state fagocitate nei secoli dagli Ottomani e così sarebbe stato per la Croazia, la Slovenia, l’Ungheria, la Boemia e la stessa Austria se fossero stati tanti “staterelli” separati e non avessero fatto invece parte di un grande Stato multietnico. br/>
Dicono nulla i due assedi di Vienna, l’ultimo nel 1683?

L’espansione spagnola dal Messico alla Patagonia, sarebbe stata possibile se fossero rimasti i Regni di Castiglia, di Navarra, di Aragona, di Leon e la Catalogna?

Il Portogallo, anche se di più modeste dimensioni rispetto alla Spagna, avrebbe potuto acquisire il Brasile, spingersi inAfrica ed arrivare all’India se non avesse avuto la sua unità nazionale ed una Dinastia autoctona di Principi audaci e navigatori?

E l’Impero Britannico avrebbe raggiunto l’espansione mondiale che ebbe se fossero rimasti il Regno di Scozia, il Galles e l’Irlanda?

E la Francia avrebbe piantato le sue bandiere dal Quebec alla Luisiana, e poi nell’Africa e nell’Asia se fosse rimasta la Borgogna, la Provenza e il Delfinato?

E l’Impero Olandese da Giava a Sumatra se non fosse esistito uno Stato unitario ed una Dinastia autoctona, gli Orange, ancora felicemente regnanti circondati dall’affetto del popolo?

E con questi Imperi o domini le Nazioni europee, a prescindere da discussioni e giudizi sull’imperialismo ed il colonialismo, hanno avuto un progresso ed uno sviluppo in tutti i settori dall’economia, alle scienze alla vita sociale, allo sviluppo delle istituzioni civili, alla tecnica ed alle arti, che resero l’Europa il continente faro del mondo, se non si fosse suicidata nel 1914 e definitivamente sepolta nel 1939.

Questa lunga premessa è necessaria per replicare a tutte le sfrenate autonomie, ai separatismi, alle richieste di indipendenza, alle minacce di secessione, particolarmente in Italia, in Spagna, in Belgio e Gran Bretagna, in quanto le varie rivendicazioni affondano le loro radici, quando esistono e non sono inventate, in eventi e storie vecchie di secoli, che saltano quasi sempre, guarda caso, gli ultimi duecento anni, che sono appunto quelli dello sviluppo sopra citato.

Il problema non è quindi solo italiano, anche se la sua esplosione è avvenuta proprio nell’anno celebrativo della raggiunta Unità, nel Regno e sotto l’egida di Casa Savoia, e forse è dovuto proprio alla decadenza culturale e spirituale, non solo religiosa, dell’Europa ed alla sua attuale unione puramente pattizia, dove la giusta presenza di piccoli Stati, che però erano tali anche in passato, spinge le ambizioni dei capipopolo antiunitari di altri futuri piccoli staterelli a dire “vengo anch’io” ed un “Marcel diventa, ogni villan che patteggiando viene …”.

E purtroppo questa auspicata disgregazione è contemporanea al risveglio di popoli di altri continenti ed in particolare anche di un’altra religione, che se pure divisa al suo interno, è unitaria nell’opporsi all’occidente ed ai suoi valori di cui auspica la sconfitta e la sottomissione.

E allora le eventuali milizie basche, catalane, corse, sarde, siciliane, padane, scozzesi, gallesi, fiamminghe, vallone saranno in grado di fermare l’avanzata terzomondista ed islamica o vi saranno tanti metaforici “campi dei merli” di cui invitiamo, gli antiunitari, a chiedere notizie ed informazioni ai Serbi, stando bene attenti a non confonderli con i Bosniaci, i Kosovari ed altre etnie della ex Jugoslavia?

anno: 
mesi: 
argomenti: