INGORDA E INSAZIABILE CASTA

autore: 
Roberto Vittucci Righini

Non le basta più godere degli innumerevoli e immeritati benefici che via via negli anni ha deliberato a proprio favore, arricchendosi sempre più alla faccia del popolo italiano portato (anche grazie alla inettitudine della “casta”) alla fame non disgiunta in taluni casi da disperazione seguita da suicidio.
 

Una “casta” indecente che meriterebbe per non pochi suoi componenti la più dura galera, quella stessa restrizione in carcere che per colpa di leggi permissive o dell’interpretazione di taluni benevoli e “democratici” giudici, viene a volte condonata ad assassini e implacabilmente applicata a ladri di polli.
 

Ci stanno prendendo in giro da decenni con le barzellette di abolizione totale del finanziamento pubblico ai partiti (parzialmente varato e in parte rimandato negli anni), riduzione del numero dei Parlamentari e di ragionevole quota dei loro “benefici”, modifica della legge elettorale con reintroduzione delle preferenze, soppressione quanto meno riduzione di Regioni o Province, riduzione delle auto blu e grigie, riduzione delle scorte, ecc., ecc., tutte frottole per tentar di colmare l’ira crescente del popolo ridotto in fasce sempre più numerose alla disperazione e alla fame.
 

Per taluni componenti della “casta” evidentemente gli ignobili privilegi di cui godono non sono sufficienti, ed il timore di poter perdere posti e vantaggi è, a nostro avviso, alla base del progetto di legge presentato con la scusa della trasparenza, dalla senatrice Anna Finocchiaro, fiancheggiata dagli altri Pd, Luigi Zanda, Capogruppo al Senato (non alieno, almeno per quanto si è letto e visto sul quotidiano “Libero” del 22 maggio u.s., dal fare le deprecate raccomandazioni che se agevolano qualcuno nel contempo privano altri forse più meritevoli, del posto di lavoro) Casson e Latorre.
 

La trovata è semplice: il finanziamento pubblico (contro il quale per altro si è già espresso con la maggioranza del 93,80% in un referendum del 1993 il Popolo italiano) deve venir limitato ai partiti, con esclusione dei movimenti politici. 
 

Tale indecente proposta di legge che consentirebbe di conservare per di più in esclusiva il mangia mangia ai partiti vale a dire alle stesse organizzazioni che, come stanno accertando numerose Procure, hanno permesso che parte dei soldi del Popolo italiano venisse utilizzata in modo illegale e, quindi, criminale, ha per prima firmataria la Sen. Finocchiaro la quale non è paga di utilizzare la scorta di cui gode,per farsi trasportare i carrelli della spesa.
 

Sull’utilità delle scorte esistono molti legittimi dubbi, visto anche che non sono servite ad evitare, tra gli altri, gli omicidi dell’On.Moro e dei Magistrati Falcone e Borsellino e, nemmeno, il tiro di una statuetta riproducente il Duomo di Milano, in faccia all’On. Berlusconi; nei primi 3 casi non solo le scorte sono state inutili ma hanno anche pagato il tragico pedaggio della morte dei loro componenti.
 

Per evitare chissà quali pericoli sono state date la scorta “porta pacchi” alla Sen. Finocchiaro o quella dell’allora Presidente della Camera Gianfranco Fini che lo circondava anche durante le immersioni in mare per proteggerlo, vi è da ritenere, dagli attacchi di sogliole e sardine?

È ora che la “casta” anziché continuare a pretendere e auto votarsi vantaggi e prebende, si decida a scendere al livello economico della maggior parte dei componenti il Popolo italiano che continua invece a privare dell’indispensabile impiego esclusivo di tutte le risorse economiche della Nazione per incentivare l’occupazione e ridurre conseguentemente i danni della disoccupazione e della cassa integrazione.

 

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