Il Principe Carlo Filippo di Svezia incontra le truppe svedesi in Mali

Data: 
26 -29 ottobre 2016
Il Principe Carlo Filippo di Svezia era andato in Mali - che per motivi di sicurezza si era svolta in gran segreto - per incontrare i soldati svedesi che operano in quel paese, all'interno di una missione delle Nazioni Unite Multidimensional Integrated Stabilizzazione (MINUSMA).
 
Il principe ha tenuto un discorso in cui ha colto l'occasione per ringraziare le truppe per il loro impegno:
"E' stato incredibile aver avuto l'opportunità di venire e qui e vedere l'importante lavoro che stanno facendo le Forze Armate svedese in Mali. Nel mese di novembre sono passato 60 anni dalla prima missione svedese alle Nazioni Unite. La Svezia ha partecipato a diverse attività nel quadro delle Nazioni Unite, la NATO e l'UE. I conflitti di oggi sono sempre più complessi, con giocatori diversi, purtroppo una cosa non è cambiata, cioè che la guerra e il conflitto spesso colpiscono duramente la popolazione civile, ed è per questo che la vostra presenza qui è così incredibilmente importante ".
 
Sono rimasto molto impressionato dal modo in cui si svolge la vostra missione in questo ambiente estremamente impegnativo. L'infrastruttura, la sabbia, e non ultimo il calore sono una grande sfida. L'ho capito anch'io quando sono uscito con voi su una pattuglia. Si tratta di un contributo importante, e come tutte le missioni di questo tipo sono cariche di rischi.
 
Il principe ha anche colto l'occasione per trasmettere i saluti di suo padre, il re Carlo Gustavo XVI : "Mio padre mi ha chiesto di ringraziarvi per i vostri sforzi. So che gli sarebbe piaciuto venire qui ed incontrarvi. Purtroppo però non è potuto essere qui per ordini del medico. (il sovrano ha sofferto di una ernia del disco e ha bisogno di riabilitazione). Voglio fare i suoi ringraziamenti, che sono rivolto anche alle vostre famiglie che sono a casa in Svezia.
Avete un compito molto pesante, e qui mi sono reso conto del buon funzionamento, spirito e un alto grado di professionalità. Ho un enorme rispetto per il lavoro che vine svolto qui ed i sacrifici che si fanno. Come un vostro collega e svedese, vi sono grato - e sono molto orgoglioso - che il nostro Paese abbia soldati così abili in tutto il mondo.