STELLA E CORONA - ELEZIONI

autore: 
Italia Reale

Come avevamo comunicato al momento della rinascita del simbolo “Stella e Corona” avvenuta alla Conferenza stampa tenuta nell’ottobre 2005 a Roma, i monarchici torneranno a presentare liste alle elezioni.

Il simbolo “storico” “Stella e Corona” è stato completato con l’introduzione della scritta “MONARCHICI UNITI” a significare quanto abbiamo più volte precisato e cioè che Alleanza Monarchica mette tale simbolo a disposizione di tutte quelle formazioni monarchiche che intendano con serietà affrontare elezioni sia politiche che amministrative e, inoltre, che sotto il simbolo “Stella e Corona” vengono chiamati a raccolta indistintamente tutti i monarchici, vale ad dire quanti ritengono superiore l’Istituto monarchico a quello repubblicano, qualsiasi sia la loro Dinastia di riferimento.

E’ pacifico e indiscutibile che l’Alleanza Monarchica guarda a Casa Savoia quale Dinastia che avendo unito l’Italia ha maggiori diritti di tornare a sedere, un giorno, se Dio vorrà, sul trono della nostra Patria, ma è altresì chiaro che da monarchici siamo in comunione di ideali con gli estimatori di tutte le altre Dinastie preunitarie che regnarono su parti dell’Italia (Borbone delle due Sicilie, Borbone di Parma, Lorena di Toscana, ecc.) ai quali chiediamo di unirsi sotto questo comune simbolo, e di condividere il programma che pubblichiamo alle pagine 7-10.

Al momento non sappiamo se riusciremo a raccogliere le firme necessarie per presentarci, come da nostro vivo desiderio, alle elezioni del Senato in talune Regioni; purtroppo il Parlamento ha modificato solo con legge 30 dicembre 2005 le regole per l’elezione ai due rami del Parlamento, decidendosi successivamente, dopo lunghe e comode vacanze di fine d’anno, a stabilire la data del 4 aprile per la tornata elettorale, il che comporta il deposito di liste e firme entro il 4 e 5 marzo.

I partiti rappresentati in Parlamento si sono inoltre generosamente autoesentati dall’oneroso compito di raccogliere le firme per la presentazione delle liste, per cui tardando ad ufficializzare e rendere eseguibili le nuove norme, hanno di fatto impedito alle altre formazioni politiche di concorrere alle elezioni mandando così “democraticamente” a quel paese anche il Titolo IV “Rapporti politici” della Costituzione italiana, senza naturalmente, che nessuno sia insorto a difenderla.

Il solo On. Marco Pannella, neo radical-socialista, ha tentato la ormai sua abituale sceneggiata dello sciopero della sete, venendo però disatteso da un Parlamento che annovera numerosi componenti i quali, anche se non per sete, si sono bevuto il cervello (ed il fatto che la politica nazionale sia basata più sugli insulti che sui programmi, ne è la dimostrazione), ma la sua protesta era relativa unicamente alla nuova formazione politica della “Rosa nel pugno”, a dimostrazione di come anche i radicali interpretino la democrazia a senso unico a proprio favore.

Come se ancora non bastasse, è stata portata il 7 febbraio all’esame del Senato e l’8 febbraio a quello della Camera una legge che avrebbe dovuto modificare le quote rosa nelle liste elettorali già con effetto per le elezioni politiche del 9 aprile.

Parlare nella fattispecie di marasma e di incapacità totale di gestire la cosa pubblica da parte dei governanti italiani, se non addirittura di schizofrenia, è forse poco.
In questa allucinante situazione, anche se riteniamo di essere stati al pari degli altri gruppi politici non rappresentati in Parlamento, antidemocraticamente privati del diritto di concorrere alle elezioni, abbiamo ugualmente dato inizio alla raccolta delle firme di
presentazione della lista “Stella e Corona” in varie Regioni e chiediamo a tutti gli amici, monarchici e no, che non condividono la politica portata avanti dai partiti di destra, centro e sinistra che tanto male ci hanno governato negli ultimi decenni, ed a quanti anche
per questo si astengono dal voto, di aiutarci nel difficile ed arduo compito che abbiamo assunto.

Le firme da raccogliere sono tante e giunga agli amici lettori la nostra pressante richiesta di aiuto.
Chi intende aiutarci dovrà telefonare al più presto,
per:
- Piemonte e Torino al n. 333/916.95.85 (Vittucci Righini)
oppure nella sede di Torino (al pomeriggio dalle ore 16 alle ore 18) al n. 011/540.720

- Emilia Romagna: al n. 059/23.63.48 oppure
335/34.56.59 (Nardi)

- Lazio e Roma: al n. 338/216.18.31 (Ceccarelli)
oppure al n. 348/771.23.10 (Matteucci)

- Campania e Napoli: ai n. 081/775.43.62 –
335/62.89.899 (Romano)

- Puglia: ai n. 099/77.95.097 – 333/58.37.971 (Turi) oppure al n. 335/523.69.69
(Lembo)

- Sicilia: al n. 335/523.69.69 (Lembo)

- Veneto: ai n. 049/87.10.786 – 333/289.36.62 (Franceschi)

anno: 
mesi: 
argomenti: