PANORAMA POLITICO

autore: 
Giancarlo Vittucci Righini

Nonostante la indecente e sfrenata campagna mediatica scatenata dai giornali dell’alta finanza, seguiti a ruota da quelli di sinistra e di estrema sinistra contro i pretesi comportamenti privati del Presidente del Consiglio (accusato inspiegabilmente anche dalla di lui moglie in arte Veronica Lario ex donna di spettacolo) le elezioni hanno registrato un netto successo dei partiti governativi (Popolo della Libertà e Lega Nord) sull’opposizione, non soltanto per quanto attiene al Parlamento Europeo ma anche per le amministrative (provinciali e comunali).

Erano in palio complessivamente 62 consigli provinciali dei quali 34 sono andati al centro-destra e 28 al centro-sinistra.

Di particolare rilevanzala conquista delle amministrazioni provinciali di Milano e Venezia, alle quali si sono aggiunte tra molte altre quelle di Savona, Lecce, Belluno, Ascoli Piceno e Frosinone.
Prima delle elezioni la situazione era inversa in modo preoccupante: 9 amministrate dal centrodestra e ben 50 dal centro-sinistra.

L’affermazione dell’attuale maggioranza nei comuni è stata più sofferta e meno massiccia.

Il centro-destra ha strappato all’opposizione numerosi comuni ma non è riuscito a prevalere a Firenze e Bologna, da molto tempo in mano alla sinistra che in tanti anni ha costruito una vera e propria rete di interessi di carattere sindacale ed economico con l’avallo e la complicità dei cosiddetti poteri forti, che sono riusciti grazie a leggi ad hoc a privatizzare i guadagni ed a nazionalizzare le perdite cioè a scaricarle sui contribuenti.
Ma la conquista di numerosi comuni di notevole importanza tra i quali Cremona e Prato, governati dalla sinistra ininterrottamente dal 1946 ad oggi, dimostra che la situazione sta cambiando ai danni della sinistra, contrariamente a quanto sostiene il segretario del P.D. On. Franceschini, secondo il quale ci troveremmo all’inizio del declino della destra.

Ciò premesso va riconosciuto che le opposizioni (P.D., Italia dei Valori e vari gruppi di estrema sinistra), le quali non erano in grado di proporre un programma serio di riforme, facendo ricorso al gossip con l’avallo e la complicità dei poteri di cui si è già detto, sono riuscite a limitare il successo dei partiti di governo e non vi è dubbio che certi ballottaggi siano andati male perché molti elettori di centro-destra non sono tornati a votare consentendo ai candidati dell’opposizione, con l’aiuto dell’U.D.C., di mantenere varie amministrazioni, in particolare a Torino, Bologna e Bari.
Alla indubitabile vittoria del centro-destra, che avrebbe però potuto essere ancora più massiccia, ha contribuito notevolmente la Lega di Bossi la quale ha dimostrato di disporre di validi e seri amministratori, e di sapersi incuneare in zone da sempre appannaggio delle sinistre.

Infine un auspicio: che l’On. Berlusconi adotti d’ora in poi un comportamento meno esuberante e più consono all’alta carica che ricopre.

Faccia più ricorso al suo indubitabile carisma ed alle sue altrettanti notevoli capacità, e meno alle barzellette ed alle canzonette e soprattutto sia più prudente e rigoroso nel frequentare persone e concedere la sua amicizia.
Va anche detto che è penoso oltre che ridicolo il moralismo da strapazzo di questa sinistra farisaica, da sempre fautrice del libero amore, dell’omosessualità, della droga libera, della promiscuità più spinta, ed ora per squallidi motivi politici diventata accanita sostenitrice del più strenuo ed assoluto rigore.

D’ora in poi i partiti di centro-destra ripaghino i loro nemici con la stessa moneta. La smettano di comportarsi da signori come hanno fatto troppe volte in passato, sorvolando su collusioni di carattere economico-finanziario che vedevano coinvolti pezzi grossi dell’ex P.C.I., o su presunti scandali di carattere sessuale come quello relativo ad un deputato dell’Ulivo portavoce dell’allora maggioranza di centro-sinistra, fotografato accanto ad un transessuale.

Quando la lotta politica si degrada fino a questo punto è necessario ribattere colpo su colpo senza quartiere.

Il governo Berlusconi si decida finalmente a riaprire le indagini relative all’affare Mitrokin affidandole alla magistratura militare, affinchè siano accertate e sanzionate le gravissime responsabilità delle spie italiane al servizio dell’Unione Sovietica, tra le quali parecchi esponenti dell’allora P.C.I. e pare persino alcuni della D.C.

Discorso a parte meritano i tre referendum (votati dal solo 23% degli aventi diritto) voluti dal Dr. Giovanni Guzzetta e dall’On. Mario Segni i quali nell’ammettere di essere stati sconfitti hanno sostenuto che non vi è stato nessun vincitore visto che “ha vinto la rassegnazione ed il disgusto per la politica, ma soprattutto un disegno politico contro il referendum”.
Se vi è stato “un disegno politico” allora significa che vi sono stati vincitori e in primo luogo tra essi la Lega che aveva fortemente da perdere ove fossero prevalsi validamente i favorevoli ai primi due quesiti (abrogazione del premio di maggioranza a Camera e Senato ad una coalizione di liste); dato poi che effettivamente vi è anche e soprattutto un evidente legittimo e fortissimo “disgusto per la politica”, i referendari la finiscano di far spendere soldi allo Stato facendo chiamare al voto il Popolo italiano che ne è effettivamente stufo tanto che successivamente al 1995 nessuno dei numerosi referendum proposti ha raggiunto il 50% degli aventi diritto al voto, venendo così automaticamente respinto senza nemmeno necessità di scrutinio.

Tanto più ridicoli i referendum ove si tenga presente che la volontà espressa dal Popolo “sovrano” con il voto favorevole è stata bellamente tradita come nel caso degli approvati referendum sull’abrogazione della legge che ha istituito il Ministero dell’Agricoltura (70,2% di sì nel 1993), sull’abrogazione della legge che ha istituito il Ministero del Turismo e dello Spettacolo (82,3% di sì nel 1993) e sulla privatizzazione della Rai (57,4% di sì nel 1995).

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