ASSEMBLEA NAZIONALE A PERUGIA

autore: 
Franco Ceccarelli

ALLEANZA MONARCHICA - STELLA E CORONA

Si è svolta a Perugia, il 6 ed il 7 febbraio 2010, l’Assemblea Nazionale dell’Alleanza Monarchica Stella e Corona.
Una scelta coraggiosa quella di far svolgere l’Assemblea nella splendida città umbra non facilmente raggiungibile, causa il maltempo, specialmente dal Nord, ma fortemente voluta per ribadire la nostra presenza anche in una zona che, da molti anni, vedeva una “presenza” monarchica limitata a pochi iscritti e simpatizzanti.


La recente nomina della Dott.ssa Anna Maria Romano, persona giovane, capace ed attiva, a nuovo referente regionale per l’Umbria, ha permesso, in poco tempo, di organizzare l’evento, che ha avuto ampio risalto su tutta la stampa locale.

Infatti alla conferenza stampa che ha preceduto l’inizio dei lavori il giorno 6 febbraio - lavori che si sono svolti nel prestigioso e centralissimo Hotel “Brufani” - hanno partecipato giornalisti di
tutte le testate diffuse a Perugia:“La Nazione”, Il
Messaggero”, “Il Corriere dell’Umbria” oltre a quello dell’Ansa; il giorno successivo, era presente, oltre all’Ansa, Rai 3.


Dell’Assemblea Nazionale monarchica è stata così data ampia notizia con articoli e fotografie sui quotidiani del 7 e 8 febbraio.
Domenica 7 febbraio i lavori sono stati aperti con un minuto di silenzio, in memoria dei due giovani militanti monarchici iraniani recentemente assassinati dal regime teocratico di Teheran, nonostante la importante mobilitazione e sensibilizzazione avviata dalla Conferenza Internazionale Monarchica, alla quale Alleanza Monarchica -Stella e Corona ha immediatamente aderito.


Dopo il minuto di silenzio ha preso la parola il Presidente Nazionale,Avv. Roberto Vittucci Righini che innanzitutto ha ringraziato la Dott.ssa Romano per l’ottima organizzazione e per l’impegno che sta profondendo in Umbria in una rinnovata promozione dei nostri ideali.
Ha poi dato lettura di un messaggio pervenuto da S.A.R. il Principe Amedeo di Savoia-Aosta nel quale, tra l’altro, si legge “Non posso non plaudire alla vostra tenacia, in tempi così difficili e contraddittori, nel portare avanti una visione non nuova, anzi qualificante, del sistema istituzionale quale voi aspirate a rappresentare.

Per seguitare proficuamente la vostra generosa partecipazione alla vita politica nazionale, siete obbligati a rispettare alcuni temi ed alcuni comportamenti, che devono contraddistinguere la Monarchia e chi la rappresenta, in linea con il dettato di Casa Savoia e con l’indirizzo che ad essa ha voluto lasciare il mai abbastanza compianto Re Umberto II.


Non dubito che i fondamentali problemi, primi fra tutti, quelli sociali, che toccano da vicino la stragrande maggioranza del popolo italiano e che oggi, nella difficile congiuntura economica in cui ci troviamo, assillano tanti lavoratori e le loro famiglie, saranno da voi tenuti in debita considerazione.

Monarchia vuol dire non solo libertà ma anche democrazia nel senso più alto del suo significato. Monarchia vuol dire ‘popolo’, vuol dire consenso, vuol dire amore per la Patria, la sua storia e le sue tradizioni.

Con questo spirito, sono lieto di farvi pervenire
il mio beneaugurante saluto di buon lavoro con l’augurio di ogni possibile successo nell’interesse della Patria nostra.Viva l’Italia”.


E’ seguita la lettura dei messaggi di gruppi, associazioni e singoli impediti a prendere parte direttamente ai lavori - ma moralmente presenti - pervenuti sia dall’Italia che dall’estero, tra i quali quelli del Comm. Don Gian Franco Troya, Rettore del
Reale Santuario Madonna delle Grazie di Racconigi, del Circolo del Regno Lombardo-Veneto, del Dr. Claudio Vitelli, Gen. Sergio Filipponi, Sig. Fausto Spacio, rappresentante A.M. in Svizzera, Sig. Michele Papa, Dr. Manuel Pezzoli, Prof.a Marisella Notarnicola, Senatore Massimo Baldini, Dr. Ing. Domenico Giglio, Federazione Italiana Centri di Soccorso Sociale (Federico Locatelli), Dr. Francesco Veirana per l’U.M.I. - Club Reale “Giovannino Guareschi” di Savona, Dr. Antonio Antinozzi.


L’Avv.Vittucci Righini ha, quindi, ringraziato, tra i presenti, il Comandante Ugo d’Atri, Presidente dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon, che ha seguito tutti i lavori, il Dr. Roberto Rizzo, di Torino, webmaster del nostro sito, il quale con un lavoro indefesso, garantisce il funzionamento ed il costante aggiornamento del principale strumento di comunicazione in rete tra i giovani ed i giovanissimi, oggi a disposizione dei monarchici italiani, e l’amico Cav. Gianni Ruzzier, latore del messaggio del Principe Amedeo, indicando quali esempio per gli altri dirigenti, il Cav. Mauro Mazzoni e il Cav. Paolo Carraro, rispettivamente Vice Segretario Regionale della Toscana e Segretario Regionale dell’Emilia Romagna, per la preziosa e fruttuosa attività che svolgono costantemente.


Dopo aver ribadito che Alleanza Monarchica rimarrà sempre estranea alle questioni dinastiche di Casa Savoia nel massimo rispetto per tutti i Suoi Membri, il Presidente Nazionale ha ricordato la celebre frase del poeta americano Ezra Pound “Se un uomo non è disposto a lottare per le sue idee, o le sue idee non valgono niente o non vale niente lui”, rilevando che non potendo esistere il minimo dubbio sul valore assoluto dell’ideale monarchico, è indispensabile dimostrare con i fatti di esserne degni.

Ha quindi dato la parola al Segretario Nazionale, Avv. Massimo Mallucci, il quale ha ricordato come l’Associazione, unica legittima erede del patrimonio politico che fu rappresentato dal Partito Monarchico fino agli ’70 dello scorso secolo, ormai da tempo sempre di più, sta tentando di riportare una presenza politica monarchica, cominciando dalle realtà amministrative locali con la presenza del nostro simbolo nelle elezioni amministrative, in alcune realtà locali in Puglia ed in Toscana.

Ha poi affermato che per i monarchici non deve essere al centro dell’impegno la sovranità del Re ma, innanzitutto, la sovranità del popolo e la centralità della famiglia.

In entrambi tali aspetti, oggi, il sistema vigente ha fallito essendo la famiglia in via di disgregazione ed essendo stata la volontà popolare in gran parte violata nel suo diritto di scegliere i propri rappresentanti, diritto defraudato ormai da tempo, da una limitata oligarchia di capi partito, sempre più distanti dal popolo che dovrebbero rappresentare.


E’ stata data quindi la parola al Segretario Nazionale Giovanile, Lorenzo Beato il quale, in un intervento molto tecnico, ha ripercorso l’attività del nostro Movimento giovanile.
Beato ha evidenziato come siano stati organizzati, negli ultimi mesi, ben tre convegni giovanili (l’ultimo a Viterbo), che sono stati utili occasioni di incontro tra ragazzi provenienti un po’ da tutta Italia ed ha presentato il primo quaderno “Riflettere - Re”, redatto dal gruppo giovanile, che rappresenta uno strumento fondamentale di discussione ed approfondimento per i neofiti che si avvicinano, sempre di più, al nostro Movimento politico grazie soprattutto ad Internet.


Rilevante il fatto che grazie ad un gruppo di iscritti e simpatizzanti romani si sia riusciti a dare vita ad una trasmissione televisiva in rete, che ha già avuto cinque puntate, con un crescente numero di ascoltatori che hanno la possibilità di intervenire in diretta.


Ha ricordato, infine, le manifestazioni cui il gruppo giovanile ha partecipato nelle pubbliche piazze, tra cui quella a supporto della Libertà di stampa, ed i volantinaggi effettuati nelle tre Università di Roma per protestare contro le brutali repressioni del regime teocratico iraniano nei confronti dei manifestanti che denunciavano brogli elettorali nelle ultime elezioni presidenziali.


Esaurita questa prima parte, è stata data la parola a coloro che si erano iscritti a parlare. Per primo è intervenuto il giovanissimo Riccardo
Diego Caulo, diciottenne napoletano ma ormai triestino di adozione, che ha raccontato la propria esperienza di maturazione politica che, iniziatasi nel gruppo giovanile del Partito democratico, lo ha portato, pian piano, ad avvicinarsi ai nostri ideali rilevando che, dal suo punto di vista, è sempre possibile discutere delle idee, ma non dei principi in cui si crede. Cosa questa che, invece, nell’area politica di provenienza, accadeva regolarmente.


Il Dr. Roberto Rizzo, di Torino, e il Dr. Alberto
Conterio, dell’Umi di Biella, hanno svolto interventi estremamente tecnici, di rilevante importanza, ribadendo la necessità di una costante ed aggiornata presenza monarchica sia in Rete che sui giornali.
In particolare Conterio ha segnalato come i giornali tengano in massima considerazione - ben più di quanto facciano apparire - i punti di vista dei lettori che scrivono ai direttori delle varie testate. Di qui la necessità per i monarchici, sia iscritti che simpatizzanti, di essere sempre attenti a cogliere ogni occasione per far sentire la loro voce sui quotidiani e periodici, nazionali e locali.
E’ anche in tal modo che si dimostra alla pubblica opinione che i monarchici non sono quattro gatti che ogni tanto si riuniscono per una Messa, ma persone attive e presenti ovunque, che seguono costantemente i problemi della società.

Il Dr. Rizzo nel condividere pienamente tale punto di vista, ha garantito ogni possibile collaborazione.


E’ quindi intervenuto il Dr. Franco Ceccarelli, di Roma, che ha sottolineato l’importanza del prossimo 150° anniversario della Indipendenza nazionale per i monarchici, unici ad avere le “carte in regola” per ergersi a paladini della indissolubilità della Patria, dilaniata ormai, da quasi trent’anni, da sempre più forti spinte centrifughe, con una maggioranza di centro-destra pesantemente condizionata dalla presenza della Lega Nord che, ovviamente, non vede con piacere iniziative rievocative di tale
evento, e con una opposizione di centro-sinistra che vorrebbe ergersi a paladina dell’amor di Patria dopo che, per decenni, parte delle forze che la compongono hanno costantemente osteggiato, i valori e le tradizioni nazionali.
Il sentimento di appartenenza nazionale, secondo il nostro ex-Segretario, è ancora profondamente sentito, invece, nella pubblica opinione e, pertanto, portando avanti tale battaglia si potrebbe avvicinare a noi molta più gente di quanto si possa immaginare, permettendoci, in tal modo, di infoltire le fila con il nostro civile impegno di alternativa democratica.


E’ intervenuto quindi il Cav. Paolo Carraro, di Bologna, che ha posto l’accento sugli sprechi indecenti dello Stato e delle pubbliche amministrazioni, che riducono, sino a volte ad impedire, indispensabili interventi in taluni settori di assoluta rilevanza quale quello delle Forze Armate.

A questo punto ha preso nuovamente la parola il Presidente che, a sua volta, ha narrato fatti a sua diretta conoscenza che supportano perfettamente le tesi di Carraro.


E’ stata quindi la volta del Dr. Colletta, napoletano ma trapiantato a Terni, che ha espresso vivo apprezzamento per il dibattito in corso, facendo presente che la sua famiglia, in trecento anni di storia, ha sempre confermato la propria fedeltà all’istituto monarchico, servendo con la stessa correttezza in successione Borboni, Murat e Savoia ritenendo tale sistema istituzionale, superiore a quello repubblicano a prescindere dalla dinastia regnante.


Il Cav. Gianni Ruzzier, di Rimini, nel corso del proprio breve intervento ha ribadito l’apprezzamento del Principe Amedeo ed il proprio per l’impegno dell’Alleanza Monarchica-
Stella e Corona.


Il torinese Cav. Enzo Migliorini ha svolto un breve intervento, ribadendo apprezzamento per il fatto che sia stata data ancora una volta la possibilità a tanti di riunirsi per un proficuo e stimolante scambio di opinioni, sempre nei limiti della correttezza e del rispetto reciproco.


Ha quindi preso la parola il toscano Cav. Mauro Mazzoni, che ha fermamente ribadito la propria convinzione sulla necessità di un’attiva presenza politica dei monarchici, attraverso
un costante impegno civile e sociale.
Mazzoni ha sottolineato, ripercorrendo le attività svolte a Lucca e Provincia nell’ultimo anno, quanto spazio sia riuscito il Movimento a ritagliarsi sulla scena politica, al di là di quelli che sono stati i risultati numerici conseguiti nei comuni nei quali si è riusciti a presentare la lista di “Stella e Corona”.

Ha inoltre sottolineato come proprio da taluni monarchici, asserviti purtroppo in Partiti repubblicani, sia mancato un sostegno auspicato e necessario, ed ha evidenziato che troppi dirigenti locali di Alleanza Monarchica erano assenti proprio in occasione dell’Assemblea Nazionale in corso.

Tornando all’aspetto politico, ha con forza sottolineato, infine, come non vi sia alcun obbligo per i monarchici militanti di scendere politicamente in campo a fianco della coalizione di centro destra dalla quale, spesso, sono venute le maggiori delusioni.


Ha quindi preso la parola il Geom. Luigi Cartei, di Firenze, che ha sposato in pieno le tesi di Mazzoni ripercorrendo anch’egli la proprio esperienza nel tentare di riportare il nostro simbolo sulla scheda elettorale, elencando le tante difficoltà frapposte, proprio da quei partiti moderati dai quali, invece, ci si sarebbe aspettati, se non un appoggio, quanto meno una benevola neutralità.


Conclusi gli interventi si è passati prima all’esame ed approvazione del Programma dell’Alleanza Monarchica - Stella e Corona (pubblicato alle pagine da 6 a 10 del numero
di febbraio di questo Mensile), e quindi all’approvazione di un Ordine del giorno relativo al centocinquantesimo anniversario della proclamazione del Regno d’Italia, con richiesta di tumulazione nel Pantheon in Roma delle Salme dei due Re e delle due Regine d’Italia attualmente sepolti in terra straniera, e del ripristino della festività del 4 novembre, nonché con l’auspicio che il “logo” ufficiale delle celebrazioni, riportante tre Tricolori, venga modificato con il doveroso inserimento nella Bandiera centrale dello Scudo di Savoia.


Sono seguite la proposta e l’approvazione degli incarichi nazionali per il triennio 2010-2012.
Tutte le votazioni hanno ottenuto l’unanimità dei consensi a dimostrazione dell’assoluta compattezza degli aderenti al nostro Movimento politico.

Dopo brevi repliche finali dell’Avv. Roberto Vittucci Righini e dell’Avv. Massimo Mallucci, sono stati dichiarati chiusi i lavori.

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