Intervista a Giorgio d’Asburgo-Lorena: In Ungheria rimane la nostalgia della Monarchia

Data: 
15 gennaio 2017
L'arciduca Giorgio d'Asburgo-Lorena, nominato ambasciatore dal governo per la candidatura dell'Ungheria per i giochi olimpici 2024, in una intervista ha affermato che in Ungheria rimane la nostalgia della sua Monarchia, in particolare del regno di Carlo IV, suo nonno, ed ha condannato il regime comunista che ha rovinato il paese. 
 
"Senza dubbio le Olimpiade farebbero del bene all’Ungheria in quanto la farebbe conoscere meglio e la renderebbe più attraente. Si dovrebbe tenere a mente l'esempio di Barcellona. Prima delle olimpiadi era una città un pò indietro, oggi è uno dei luoghi turistici europei più gettonato e le sue infrastrutture sono a livello mondiale", ha detto in un'intervista al settimanale Válasz,.
 
Dopo la rinuncia di Roma all’organizzazione dei Giochi Olimpici 2024, le candidature sono rimaste Parigi, Los Angeles e Budapest.
 
Nell’intervista è stato anche chiesto all'arciduca Giorgio qualcosa sulla monarchia.
"E' davanti agli  occhi di chiunque viaggi nel territorio dell'ex impero. Le città ancora definiscono un'epoca di sviluppo economico ed effervescenza culturale senza precedenti. Non sembra essere stato in carcere, ma alla storiografia comunista non piaceva che ci fosse una monarchia consolidata".
 
L'arciduca Giorgio d'Asburgo-Lorena,  è principe imperiale d'Austria, principe reale d'Ungheria, Croazia e Boemia, ed è il secondogenito maschio di Otto d'Asburgo-Lorena e nipote del beato Carlo I, ultimo imperatore d'Austria, re Carlo IV d'Ungheria, Croazia, Slavonia e Dalmazia e re Carlo III di Boemia. 
Carlo I è stato beatificato da papa Giovanni Paolo II il 3 ottobre 2004 e la ricorrenza viene celebrata il 21 ottobre.
 
Giorgio d'Asburgo è stato ambasciatore ungherese ed è l'attuale presidente della Croce rossa dello Stato magiaro.