ITALIA REALE
Trimestrale del movimento politico "Italia Reale - Stella e Corona"
La Monarchia ci unisce, la repubblica ci divide. Perché festeggiare il 2 Giugno?
Quest’anno il 2 giugno cade di domenica e quindi anche noi monarchici possiamo festeggiare poiché la prima domenica di giugno, con un decreto reale, divenne festa nazionale commemorativa dell'Unità d'Italia e dello Statuto del Regno d’Italia.
Festa dello Statuto Albertino
Italia Reale invita a celebrare la Festa dello Statuto Albertino, che ricorda la concessione della Prima Carta costituzionale italiana, ed in questa occasione, non ci resta che esporre la Bandiera del Regno d’Italia (il vero Tricolore italiano), come avveniva normalmente fino al 1946 da parte di tutti gli Italiani e non solo dagli Uffici ed Enti Pubblici.
La Festa dello Statuto Albertino fu celebrata per la prima volta il 27 febbraio 1848, dopo che lo Statuto era stato annunciato l'8 febbraio, ma non ancora proclamato. Lo Statuto Albertino fu accolto dai torinesi come un gesto di magnanimità di un sovrano “buono”, e tutto il Regno si prodigò in ringraziamenti ed omaggi al re Carlo Alberto. Originariamente festa nazionale del Regno di Sardegna, durante il Regno d'Italia la Festa dello Statuto Albertino fu spostata alla prima domenica di giugno, assumendo gradualmente il significato di festa della Monarchia. Lo Statuto Albertino, promulgato dal Re Carlo Alberto di Savoia a Torino il 4 marzo 1848, divenne nel 1861 la Costituzione del Regno d'Italia.
Festa della repubblica: Una Ricorrenza Controversia
Quest'anno nel giorno del 2 giugno, noto come la "Festa della repubblica", noi monarchici preferiamo ricordare e celebrare lo Statuto Albertino, simbolo di una Monarchia che ancor’oggi rappresenta stabilità, continuità ed Unità Nazionale.
La Verità sul Referendum del 2 Giugno 1946
Non si deve dimenticare che il referendum del 2 giugno 1946, che portò la nascita della repubblica Italiana, fu caratterizzato da gravi irregolarità e controversie, ecco alcuni punti :
• Molti italiani non poterono votare, inclusi i cittadini della Venezia Giulia, della Dalmazia, dell'Alto Adige e i numerosi soldati ancora all'estero.
• Il 4 giugno il Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi scrisse al Ministro della Real Casa, Falcone Lucifero che “il vantaggio della monarchia appariva inattaccabile”.
• Nelle sue memorie Romita disse che, per uno come lui che aveva “promesso di portare l’Italia alla Repubblica”, di aver vissuto “ore spaventose”.
• Poi improvvisamente la situazione si capovolse a favore della repubblica con l'arrivo di una valanga di voti di dubbia provenienza.
• Senza verificare la regolarità dei voti, tra il 12 e 13 giugno 1946 il Governo, "in spregio alle leggi ed al potere indipendente e sovrano della Magistratura" (come disse Re Umberto II nel suo ultimo proclama), prese il potere, nominando De Gasperi capo provvisorio dello Stato.
• A questo punti per evitare una guerra civile, Re Umberto II decise di partire per l'esilio in Portogallo in quello stesso giorno.
• Il 16 giugno 1946, la Corte di Cassazione si limitò a leggere i risultati del referendum trasmessi dal Ministro degli Interni Romita senza specificare il numero dei votanti.
• Inoltre, le schede scrutinate furono distrutte al fine di evitare accertamenti riguardo a ricorsi per brogli e alterazioni dei verbali di seggio.
• La repubblica non è mai stata proclamata ufficialmente!
La Monarchia ci unisce, la repubblica ci divide.
Ricordiamo la nota frase di Francesco Crispi espressa nel suo discorso alla Camera dei deputati, 1° maggio 1864 : “La monarchia ci unisce, la repubblica ci divide”.
La repubblica accentua sempre le rivalità in quanto i presidenti sono eletti da schieramenti politici, mentre i Re non essendo votati, non fanno parte della classe politica e proprio per questo sono un Capo di Stato super partes.
Questa caratteristica rende la Monarchia sempre più attuale in un’epoca di odio dilagante in quanto capace di ridurre le divisioni politiche.
È avvilente vedere come la repubblica abbia portato l'Italia verso un declino evidente, accentuando le rivalità interne, creando un clima di conflitto costante e instabilità. Le elezioni europee sono solo l'ultimo esempio di una nazione frammentata, dove gli schieramenti politici sono in perenne lotta per il potere, spesso trascurando il bene comune.
Italiani, aprite gli occhi sui vantaggi della Monarchia, prendendo esempio dai paesi europei dove essa è ancora in vigore !
Anche in questa giornata, riaffermiamo il nostro orgoglio di sostenere la Monarchia come coronamento di un vasto programma di rinnovamento dello Stato.
E quest’anno, che il 2 giugno cade di domenica, celebriamo la Festa dello Statuto Albertino, esponendo con fierezza la Bandiera del Regno d’Italia !
W il Re!
W la Monarchia!
W l'Italia!